Immediato il riferimento a Andy Warhol, catturare l’attenzione della massa utilizzando icone e oggetti popolari e immediatamente riconoscibili. I cardini dell’arte pop si piegano allo scopo di diffondere la passione per la fisica particellare e l’astronomia, e far comprendere come queste abbiano trasformato la nostra conoscenza dell’universo.
Nasce da questa intuizione il progetto POPscience che si ripropone di introdurre la fisica nella cultura di massa attraverso l’arte (musica, teatro, poesia) e i prodotti di consumo da essa derivati.
Il principio che guida poesia e fisica è tendenzialmente lo stesso: saper cogliere dal particolare l’universale. Se ai poeti bastavano una siepe, bagliori inaspettati o sconfinati spazi per cogliere l’essenza dell’infinito, al CERN di Ginevra è occorso qualcosa di ancora più piccolo, come il bosone di Higgs .
Far uscire la fisica dal silenzio dei laboratori è questa la missione di POPscience, un calendario denso di iniziative e opportunità scandirà gli appuntamenti del mese. Da segnare oggi, il 26 settembre, quando, durante la European Researchers’ Night, istituita dal Cern tredici anni fa, verranno presentate le poesie di sei autori europei selezionati dalla World Academy of Poetry e invitati a visitare il Cern per incontrare fisici sui temi dell’infinitamente grande e piccolo.
Poche ore ci separano dal conoscere le opere inedite di Catherine Fuchs, Davide Rondoni, Frederic Wandelere, Gitte Broeng, Paul Guillon e Raquel Lanseros.
Oltre che durante la diretta, il materiale poetico sarà reperibile sotto forma di e-book, gratuitamente, tramite QR codes impressi su pannelli esposti in centri culturali e commerciali, nelle più importanti città di Italia, Svizzera, Danimarca, Spagna e Francia.
Musica, teatro, poesia e giochi per i più piccoli: il lato smart della scienza!
Immagini: www.pop-science.eu
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