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Le sfilate milanesi continuano e i brand si alternano tra collezioni dal forte gusto per il revival ad altre che strizzano un occhio alla contemporaneità.

Alberta Ferretti

Alberta Ferretti presenta un’opulenta collezione ispirata all’Italia Rinascimentale in cui cuissard di velluto si abbinano a mini abiti di chiffon e pesanti cappotti di mohair si alternano a redingote di broccato.

I colori si fanno corposi, spiccano il papavero, il borgogna e il ruggine. Ai gioielli si sostituiscono preziosi colletti, ricami dorati ed eleganti ruches che adornano abiti dalle sottili trasparenze per un’eleganza di altri tempi.

Gusto retrò anche per la donna Blugirl. Qui abiti a fantasie floreali dai colori autunnali si abbinano al tartan verde e rosso dei cappotti e i tacchi vertiginosi cedono il passo ad eleganti scarpe derby colorate e ultra lucide.

Fausto Puglisi

Fausto Puglisi crea un mix di tradizione e sovversione con una collezione altamente contemporanea che ruba elementi dal passato. Allo stile grunge degli anni Novanta accosta un prezioso decorativismo ispirato ai gioielli della Regina Elisabetta e di Diana Vreeland.

Ecco che biker boots e chiodi di pelle nera sono accostati a sgargianti stampe check e pseudo maculate, il tutto arricchito da applicazioni in oro e corallo. Nella collezione prevalgono spacchi vertiginosi e tagli asimmetrici, con il blazer oversize che segna il filo conduttore.

Decisamente più aggressiva è la linea black and white (unica eccezione uno schizofrenico lampo di arancio fluo di un visone) di Philipp Plein che declina la cultura hip hop secondo note rock. Nasce così lo stile per la donna metropolitana, che non ha paura di accostare pull sporty in visione prezioso a pantaloni di pelle, l’abito da cocktail a stivali borchiati. Per la sera gli abiti si fanno ancora più audaci con tagli ad oblò e spacchi che lasciano scoperta la pelle.

Costume National

Il nero è invece l’ unico protagonista da Costume National, che gioca con le sue infinite sfumature grazie all’accostamento di materiali diversi, come nei cappotti di panno con inserti in pelle e raso.

Spiccano completi giacca – pantalone che rubano qualcosa al guardaroba di lui, ma la donna di Costume National riesce comunque ad essere iper femminile.

Lo stile minimal infatti non dimentica l’importanza delle trasparenze nei mini dress in chiffon e nelle bluse arricchite di volant, il tutto declinato in maniera contemporanea nei tagli asimmetrici dei capi e nell’inserti di zip metalliche.

Una femminilità forte e decisa è espressa anche dalla collezione scarpe di Casadei che riporta agli anni a cavallo tra i Sessanta e i Settanta. L’ispirazione si traduce in décolleté dalle forme ondulate, stivali alti e bassi decorati da pelliccia intarsiata con disegni astratti e l’avanguardia dello stile londinese di quegli anni rivive nelle suole carro armato, nelle chiusure a fibbia e nei tacchi laccati a effetto gomma.

Immagini: Press Office; Cameramoda.it