Un pesce come metafora del vivere moderno.
I pesci non cambiano mai comportamento, ovunque essi siano. Così vuole comunicare il suo speciale progetto benefico l’artista Gianna Moise, direttrice della Fondazione Cova e autrice dell’installazione artistica “Un pesce fuor d’acqua”.
Il progetto nasce dal desiderio di raccontare l’arte attraverso la materia povera, vecchia e abbandonata, con l’obiettivo di rigenerarla e trasformarla così da prendere nuova vita; pur cambiata, la materia conserva sempre la sua origine, un parallelismo importante con la vita di ogni uomo.
I momenti dell’installazione prevedono tre tipologie artistiche: il pesce, simbolo dell’evento, ideato dalla Moise e realizzato dal maestro vetraio Giancarlo Signoretto in vetro fornace dalla scuola Abete Zanetti di Murano, offre lo spunto per riflettere sullo stile di vita moderno ormai esasperato e quindi di recuperare le cose semplici.
Il 30% del ricavato della vendita dei pesci andrà all’Associazione Pane Quotidiano e alla scuola Cova.
Manichini dismessi donati dall’azienda Brian&Barry che, grazie all’idea di diversi artisti, si rigenerano divenendo opere d’arte attraverso l’utilizzo di materia povera. Saranno esposti dal 18 al 25 Maggio 2015 in vetrina da 12 The Brian&Berry; anche per queste opere il ricavato sarà devoluto a Pane Quotidiano e alla scuola Cova.
Ed infine la creatività dei bambini di Cosepercrescere.it, che vedranno i loro disegni esposti sulle pareti del piano 0 del Building. Con la loro semplicità hanno vestito le silhouette dei manichini con gli alimenti più congeniali a loro, dando prova di originalità e abilità.
Il messaggio della Scuola Cova e della sua direttrice Gianna Moise è quello quindi di nobilitare la materia povera e trasformarla, attraverso la creatività, in vera e propria opera d’arte. Poi l’impegno nel sociale, quello di aiutare adolescenti problematici, che si sentono come “pesci fuor d’acqua”, ad inserirsi appieno nella società, cercando di istruirli attraverso mestieri professionali. Infine l’educazione al cibo, come fonte di equilibrio e non di spreco, in un clima sempre di sostenibilità ambientale e non di sfruttamento.
L’evento svoltosi ieri con un cocktail party al piano 0 di 12 The Brian&Barry è stato il culmine per queste attività espositive ma anche strumento di aiuto sociale attraverso l’arte. Madrina e sostenitrice della serata, Monica Zaccardi che ha voluto fortemente il progetto grazie anche al brand Brian&Barry che ha messo a disposizione gli spazi aziendali.
Immagini: Courtesy of Press Office
Comments by Alessandra Randazzo