Pitti Immagine Uomo Firenze ha aperto i battenti per la presentazione delle collezioni maschili primavera estate 2015.

In fiera l’aria che si respira è di profonda crisi e la voglia di investire e guardare avanti è presente esclusivamente nei marchi celebri quali Stefano Ricci e Kiton che perfezionano e rimodellano il loro concetto di eleganza e sartorialità. I talenti hanno paura di guardare avanti e non esplorano i nuovi confini che la moda maschile può offrire.

In fiera si respira anche aria di pacatezza, riflessione. Si cerca di riflettere sulla propria essenza e sul proprio DNA. Sciamat e Borsalino lo dimostrano basando la propria collezione sul rispettivo know how tralasciando i fronzoli e puntando su un rigore assoluto ed una semplicità totale. Spiazzante ma allo stesso tempo affascinante che fa intendere la moda come qualcosa su cui investire, poiché la qualità è altissima e permette di “tramandare” gli abiti da padre in figlio o, semplicemente, di non essere passeggieri ma “timeless”.

Le novità in casa Sciamat sono le giacche più contenute, sfoderate e la ricerca di una purezza sartoriale sconcertante. Borsalino invece punta tutto sul panama annunciando la sua collaborazione con i creatori di paglia equadoregni  rimarcando così il loro DNA.

Semplicità e profondità nell’ispirazione anche per Calabrese e Dolcepunta, leader degli accessori di nicchia e delle cravatte di altissimo pregio. Calabrese rivoluziona il suo stand “facendo pulizia e mostrando al cliente l’essenziale per far risaltare il prodotto e la sua qualità” come spiega a MIME Annalisa Calabrese erede del fondatore del marchio. Le novità per la prossima stagione sono i tessuti atzechi per borse e borsoni, le pochette con un nodo marinaro applicato a mano, la pelle per la valigeria più chiara e i braccialetti in corallo (un vero e proprio must have della prossima stagione

Dolcepunta invece punta alla profondità. “Ho voluto dare una profondità alle nostre creazioni. Righe sottili ma non sole, poiché addolcite sempre da una microfantasia che guarda in avanti e non appiattisce né la cravatta stessa né l’uomo che la indossa”, dice a MIME Massimo Scappellato, fondatore del brand. Il risultato? Delle cravatte sublimi (prevalentemente sfoderate per la prossima stagione!) dai colori accesi ma allo stesso tempo eleganti, pulite, belle.

Parlando di accessori, interessanti le proposte di Tateossian che, finalmente, allarga il proprio range di utenza lanciando i suoi classici “Scobidoo” (braccialetti intrecciati in pelle con chiusura in argento) fatti in corda per arrampicata e chiusura in alluminio. L’alluminio sarà il prossimo must per il colosso di accessori da polso inglese. Ma Tateossian non si ferma qui. Saranno infatti disponibili portafogli ricercati in pelle Made in Italy così come cover per Iphon 5 che richiamano, anche in questo caso, il know how del brand ovvero i gemelli con meccanismo di orologio.

Interessante anche la proposta dell’orologeria Calamai, creata da Francesco Calamai e sua moglie. L’ispirazione è l’aviazione ed anche “il voler creare un orologio come lo volevo io” racconta Francesco. I movimenti sono tutti prodotti in Svizzera ed hanno certificazione COSC il design è italiano, lo stile è particolare: vintage e ricercato al tempo stesso.

Per concludere The Bridge che annuncia Eduardo Wongvalle come direttore creativo della maison. Pellami pregiati, nuove forme e nuovi accostamenti sono alla base della nuova collezione che seprimenta gli archivi del marchio toscano in chiave contemporary.


Immagini: MIME. Da Sinistra a Destra: Sciamat, Borsalino, Calabrese, Dolcepunta, Tateossian, Calamai