Non esiste favola più “favola” di Pinocchio. La sua ricchezza tematica e strutturale ne ha fatto un archetipo universale, uno dei libri più tradotti al mondo e ha ispirato innumerevoli rivisitazioni e adattamenti, dal classico della Disney allo sceneggiato di Comencini fino all’ultimo film di Enzo D’Alò.
I primi a cimentarsi con l’immagine di Pinocchio, però, furono gli illustratori, Enrico Mazzanti e Carlo Chiostri per primi. La terza edizione del libro, pubblicata nel 1911 dalla R. Bemporad e figlio, fu invece affidata ad Attilio Mussino, illustratore piemontese, che con i suoi disegni a colori portò Pinocchio nel mondo dell’illustrazione europea. Uno stile che ebbe tanto successo che le illustrazioni di Mussino divennero simboli della storia di Pinocchio ed entrarono nella memoria collettiva.
Proprio dall’opera di Mussino parte la mostra «Carissimo Pinocchio», in programma al Borgo Medievale di Torino dal 26 settembre al 14 febbraio 2016. La mostra guiderà il visitatore attraverso il mondo del celebre burattino e alla scoperta della figura dell’illustratore nella sua vita personale e professionale. Una sala sarà inoltre dedicata alle immagini che, dalla prima edizione dell’opera nel 1883, hanno illustrato le avventure di Pinocchio, da Chiostri, passando per Disney, fino a Jacovitti.
In mostra anche i Pinocchio degli artigiani del legno di Valstrona (Verbania).
Immagine: borgomedievaletorino.it
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