2014, annus mirabilis per la maison Emilio Pucci: lo storico brand di lusso, dal 2000 proprietà del gruppo LVHM, rafforza la sua presenza tra Italia ed estero e punta a consacrare alla storia le sue stampe simbolo iconico dell’artigianato fiorentino.
Il progetto più ambizioso ha visto la luce pochi giorni fa quando è stato inaugurato il nuovo Flagship Store di Shanghai, situato nel complesso Plaza 66 Mall nel distretto di Jing’an e concepito dal pluripremiato architetto ed interior designer Joseph Dirand.
Traendo ispirazione dal gusto rinascimentale della sede fiorentina, la boutique di 70 metri quadri è caratterizzata da tappeti grigi incorniciati di marmo travertino, ornamenti in ottone, intarsi in oro, marmi venati di viola e soffitti decorati.
In occasione dell’inaugurazione, la maison Pucci ha organizzato un evento speciale, “Design the Dream“, durante il quale un artigiano ha mostrato al pubblico come prende vita il celebre foulard di seta partendo dall’ispirazione e dalle tecniche di produzione per arrivare al prodotto finale. Protagonista dell’evento è stata la stampa Duomo, motivo iconico del 1974 ispirato alla Cattedrale di Firenze. Il foulard verrà commercializzato in tutte le boutique del brand.
L’Italia invece si prepara ad omaggiare la maison con l’esposizione “Emilio Pucci a Como, 1950-1980”, che sarà inaugurata il 6 maggio nella città lombarda, nelle stanze del Museo Studio del Tessuto di Villa Sucota e resterà aperto fino al 31 ottobre.
Attraverso un lungo percorso espositivo, la mostra racconta il legame di Pucci con la città e le sue numerose industrie tessili, una collaborazione nata negli anni’50 e mai interrotta negli anni successivi.
Non solo gli esordi e la consacrazione dello stilista, i suoi primi schizzi ispirati alle più belle località italiane, ma anche i libri-campionario dell’industria Ravasi di Como, una delle prime a collaborare con il brand fiorentino, che testimoniano il fondamentale contributo artistico dato dai sapienti disegnatori, stampatori e tintori, ideatori delle tonalità più rappresentative come il “blu Capri”.
A completare il percorso anche capi di abbigliamento, accessori, disegni originali e gli scatti di celebri fotografi di moda che resero gli iconici foulard di seta apprezzati e ricercati in tutto il mondo.
Immagine: EmilioPucci.com
Comments by Ivan Allegranti
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