La Corte Suprema americana ha stabilito che la pornografia non possa essere stabilita soggettivamente già dal 1964.
L’argomento ritorna attuale di recente con la pubblicazione su Instagram di alcune foto di Rihanna scattate per Lui Magazine, dove la cantante si mostra in veste adamitica, mettendo in evidenza il segno del costume a mostrare il contrasto con l’abbronzatura.
A Instagram la cosa non è piaciuta e il nudo, considerato troppo esplicito, è stato censurato dal profilo della cantante, che aveva pubblicato alcuni scatti dello shooting.
L’artista ha risposto postando alcune castissime foto come quella che la ritrae “travestita” da Margaret Thatcher. Nonostante le critiche contro il social network però la cantante sembra ora limitare le nudità sulla piattaforma.
Anche altre celebrità pubblicano loro fotografie parzialmente svestite, come ad esempio la top model Anja Rubik che ha creato delle t-shirts che riportano la scritta “Don’t Fear the Nipple”, in segno di protesta.
Da sempre infatti la nudità e le foto di moda sono naturalmente legate e c’è chi sostiene che nonostante Instagram sia ora al top del successo, il declino potrebbe essere dietro l’angolo perché il mondo del fashion potrebbe rivolgersi altrove.
Le dichiarazioni rilasciate da Alison Schumer sul Daily Mail non chiariscono comunque il mistero sulla momentanea scomparsa dell’account Instagram di Rihanna: “Lunedì abbiamo disabilitato temporaneamente l’account per errore, ma l’abbiamo ripristinato in fretta. Posso confermare che successivamente non abbiamo più cancellato l’account.”
Il mistero Rihanna continua.
Immagine: logo Instagram
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