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matita

KEEP CALM AND STREET POETRY

Il vero poeta moderno dovrebbe scrivere sui muri, per le vie, le proprie sensazioni e impressioni, fra l’indifferenza o l’attenzione dei passanti. (Aldo Palazzeschi)

La Young Generation ci ha messo poco a capire che la strada funziona bene come galleria d’arte, e ci ha messo ancora meno a capire che poteva andare bene anche come casa editrice.

Visto il successo della street art, c’è da aspettarsi grandi cose dalla street poetry.

Lo spazio bianco della strada può essere riempito come si vuole e gli scrittori si ritrovano nella stessa situazione degli artisti emergenti.

Dato che una location per esprimersi costa troppo, le piccole case editrici chiedono somme inaccessibili per la pubblicazione del primo libro e l’autopubblicazione è  un’incognita assoluta non resta che scrivere sui muri.

Fenomeni dalla portata paragonabile a quella di Bansky si stanno sviluppando in questa direzione. Uno di questi è AccionPoetica (Azione poetica) creata dal poeta Armando Alanis Pulido e che da ormai quindici anni imbratta di poesia le strade di Messico, Argentina, Perú, Venezuela e, di recente, Spagna. Si tratta di scritte con vernice nera abbastanza chiare, semplici, magari contenenti giochi di parole. Di certo l’idea non resterà circoscritta ai paesi latinoamericani.

Esiste già un sito internet, non gestito direttamente dal movimento, che raccoglie tutta la documentazione possibile, ed il film “Llueve poesia” ( Piove poesia).

Ma senza allontanarci troppo dalle nostre vie, anche in Italia c’è aria di guerriglia poetica.

“Il MEP si propone di restituire alla poesia il ruolo egemone che le compete sulle altre arti e al contempo di non lasciarla a esclusivo appannaggio di una ristretta élite, ma di riportarla alle persone, per le strade e nelle piazze” questo recita il manifesto del Movimento per l’Emancipazione della Poesia. Affiggendo versi abusivi, il movimento “costringe” il passante a relazionarsi con le parole, lo incuriosisce.

Nato a Firenze nel 2010, il MEP cerca di eclissare l’importanza autoriale ( tutti i poeti sono infatti anonimi) per dare spazio, sia fisico che mentale, all’opera stessa in quanto oggetto artistico. Possibile leggere le liriche anche via internet al sito: www.mep.netsons.org .

Per quanto il tentativo di esprimersi in mopdo alternativo non sia una novità del ventunesimo secolo, lo sono i mezzi nuovi che la generazione ha a disposizione. Una testimonianza significativa proviene dai numerosi Festival della Poesia di Strada. I Petrarca-dei-vicoli fanno sentire sempre di più la loro voce inducendo la speranza che la poesia non debba mai scomparire perché, sotto sotto, siamo tutti vendicatori mascherati di metafore.

 

Immagini: Fotomep.altervista.org ; Accionpoetica.com

 

 

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