Con tanta voglia di cambiamento e qualche polemica è iniziata giovedì 6 febbraio la New York Fashion Week, dedicata alle collezioni autunno/inverno 2014-2015.
La Grande Mela ha visto, e vedrà, sfilare nomi notissimi del fashion made in Usa, ma non solo, e promettenti nuovi talenti.
I catwalks sono stati calcati, almeno per ora, da creazioni più concrete, secondo la tendenza corrente di riproporre una moda dallo stile meno astratto, meno concettuale, dove stupire non è più un must e la portabilità dei capi è l’obiettivo principale.
Uno spettacolo variegato ma anche all’insegna della sobrietà. Proprio com’è accaduto alla sfilata di Creatures of Comfort, quando la creatività di Jade Lai’s ha incuriosito con una sfilata dal sapore eighties, con lunghe cappe, pantaloni a filo,accessori e make up di quei favolosi anni, ma scevra di eccessi nei colori e nei tessuti.
Un pizzico di anni ottanta anche da Costello Tagliapietra, con una serie di capi, dove il blu ed il rosso sono colori dominanti, realizzati in raffinatissimi tessuti dai tagli sinuosi che sottolineano ilo giro vita alto.
Non diversamente il richiamo agli ’80e da Dion Lee, la cui passerella è stata calcata da modelle trasformate in veri e propri tomboys australiani con tanto di cappelli, bombette e bretelle.
E, se in una sfilata si è respirato sapore delle campagne Australiane, in quella di MMissoni il mood è stato invece tutto grounge e metropolitano, con contrasti forti tra le fantasie floreali e gli stivali turchese, nota dissacrante della collezione.
Si torna indietro di qualche decennio con la linea d’ispirazione sixties per 10 Crosby Derek Lam, con copricapo in pelliccia, deliziosi soprabiti con colori tenui e tante sfumature, e a completrare gli abiti con piume e stampe animalier di Peter Som.
Hanno deliziato le passerelle il tocco di eleganza maliziosa, attenta ai dettagli,aggressiva, ed un po’ sado maso di Herve Lèger by Max Aziria, Preen Line, Nicole Miller e Jill Stuart.
Gli stilisti hanno giocato con trasparenze, velluto, pizzi, piume, total black e pantaloni strettissimi, in un gioco di opposti con le creazioni di Kate Spade New York, che invece si sono serviti di tinte forti, verde smeraldo, blu elettrico, giallo, rosso, fucsia.
Colori tenui per le collezioni di Rebecca Minkoff e Rag & Bone che ha proposto un easywear dalle cromie delicate: rosa cipria, beige, grigio, e marrone.
Sfilata di cacciatori e prede per Rag & Bone, i cui modelli di sono stati pensati con ispirazione all’arte venatoria, nei tagli e nei colori.
C’ è tanta sobrietà nelle creazioni di Helmut Lang che ha disegnato una serie di giacche con spalle strutturate e cappotti che richiamano lo smoking, a colli alt.
Similmente da Lacoste: mezzi colli, gonne a trapezio, scarpe basse e stringate.
Ostwald Helgason e Desigual sono stati i portatori d’innovazione con i loro modelli realizzati con giochi cromatici e pennellate che ricordano l’autunno.
Le gonne asimmetriche di Helgason, nonostante il taglio particolare, possono essere il pezzo chic da inserire in outfit per ogni occasione. La sfilata di Desigual è stata aperta dalla supermodella sudafricana Candice Swanepoel, già angelo di Victoria’s Secret.
Immagini: Style.com. Da Sinistra a Destra: Creatures of Comfort, Costello Tagliapietra, Dion Lee, MMissoni, 10 Crosby Derek Lam, Peter Som, Herve Lèger, Preen Line, Nicole Miller, Jill Stuart, Kate Spada New York, Rebecca Minkoff, Rag e Bone, Helmut Lang, lacoste, Ostwald Helgason, Desigual
Comments by Elisa Ricci