La festa degli innamorati è alle porte, ma sappiamo tutti da dove deriva?

In origine il culto celebrato era  pagano, in cui si propiziava la fertilità attraverso un rito annuale che vedeva  al centro il dio Lupercus. Uomini e donne, i cui nomi venivano inseriti casualmente in un’urna, venivano accoppiati ed estratti a sorte , dopo venivano invitati a trascorrere un intero anno assieme in intimità per propiziare il rito. Ma come si passò da questo antico culto pagano che vedeva le sue origini addirittura già nel IV secolo a.C.  a San Valentino?

La Chiesa  di certo non poteva tollerare la celebrazione di questo rito promiscuo, quindi i padri precursori vollero trovare un santo protettore di un amore “puro” che divenisse punto di riferimento per la festa degli innamorati. Nel 496 d.C. Papa Gelasio, annullò il rito pagano del Lupercus decretando il culto di San Valentino.

San Valentino , era un vescovo proveniente da Interamna Nahars, l’attuale Terni. Si dice che nel 270 d.C. recatosi a Roma su invito dell’imperatore Claudio II cercò di convertire il sovrano pagano alla fede cristiana e che questi volle graziarlo dall’esecuzione capitale affidandolo ad una nobile famiglia patrizia. Tuttavia in seguito alle persecuzioni cristiane volute dal successore di Claudio II, Aureliano, il vescovo venne imprigionato e flagellato sulla via Flaminia per poi venire decapitato il 14 Febbraio del 273 a 97 anni.

Perché lo si associa alla festa degli innamorati?

Sempre secondo la leggenda fu il primo a celebrare una unione illegittima tra un legionario pagano  e una giovane cristiana… da qui ancora oggi protegge tutte le unioni tra gli innamorati.

Credit: alimentipedia.it;