ALBINI_next annuncia la partnership con BGreen Technologie

La moda è innovazione, e da qualche tempo per fortuna sembra che il vento di una ricerca più green stia soffiando su tutto il settore.

ALBINI_next annuncia la partnership con BGreen Technologies per una ricerca comune di pratiche di colorazione più responsabili nei confronti delle persone e dell’ambiente

Albini, nota azienda italiana specializzata nel tessile, si è posta un obiettivo ambizioso: cercare soluzioni innovative per creare i tessuti del futuro. Da questa idea è nata tre anni fa ALBINI_next, che ha da poco annunciato una nuova ed interessante partnership con BGreenTechnologies, startup il cui scopo è di promuovere la transizione economica in atto verso la bioeconomia circolare.

La collaborazione tra ALBINI_next e BGreenTechnologies nasce con il supporto del team di Kilometro Rosso, l’innovation district leader in Europa nell’ambito della ricerca e del trasferimento tecnologico, che oggi ospita oltre 75 realtà -aziende, laboratori e centri di ricerca-, con oltre 2.000 persone che quotidianamente lavorano nel campus.

Proprio Salvatore Majorana, Direttore di Kilometro Rosso, ci racconta questa partnership: “E’ per noi un orgoglio e una storia di successo da raccontare. Al Kilometro Rosso si genera innovazione, cerchiamo di essere punto di riferimento per la nascita di nuove sperimentazioni, un luogo dove impresa e ricerca trovano osmosi secondo il paradigma dell’Open Innovation. La nascita di nuovi progetti, come la partnership tra Albini_next e BGreen, dimostra come la contaminazione tra settori diversi sia un ingrediente fondamentale per la nascita di nuove idee che guardano al futuro.

La scopo della partnership è di esplorare gli utilizzi e vie di valorizzazione dei coloranti bio-based di origine fungina. In particolare, BGreen sta studiando i funghi filamentosi al fine di produrre coloranti sfruttabili in diversi campi d’applicazione, tra cui, grazie ad ALBINI_next, anche quello tessile. Non è la prima volta che i funghi vengono utilizzati per la moda: Stella McCartney ha prodotti capi in Mylo, ai più nota come “pelle di fungo”.

Perchè proprio i funghi? Da studi e test, è venuto fuori che i funghi sono in grado di sintetizzare qualsiasi
colore: queste molecole, chimicamente simili a quelle sintetiche, rendendo i coloranti fungini molto
interessanti per la colorazione dei tessuti, in particolare del cotone.

ALBINI_next, che recupera i coloranti fungini, con l’obiettivo di sviluppare un nuovo processo di tintura tessile che prevede l’utilizzo di questi coloranti a sostituzione dei prodotti derivati da fonti fossili solitamente utilizzati. Il progetto è ancora in fase di laboratorio: ALBINI_next sta valutando il comportamento e le performance di questa tipologia di coloranti. L’intero processo dovrà poi essere industrializzato, ma c’è un certo grado di ottimismo nella riuscita dell’intero progetto, ma è ancora presto per cantare vittoria.

Credits Immagini: Press Office

Cristina Izzo

Editor in Chief of TheAuburnGirl. Former Fashion Editor of Quotidianomime.com

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