Tutti gli articoli di:Rossella Alfani

Vice Editor TheAuburnGirl. Correspondent from Milan

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A Milano arriva lo SMELL DATE di Angelo Orazio Pregoni

Giovedì 31 marzo, presso il ristorante asiatico “Perla D’oro” a Milano, si è tenuto il primo speed date olfattivo della storia.

Non può che trattarsi di un’ opera di Angelo Orazio Pregoni, l’artista/perfume maker che ha rivoluzionato i linguaggi della profumeria.

Arte, profumo e mondanità si “miscelano” in Smell Date – Scent of a Partner.

L’intero evento si è focalizzato sull’ approccio attraverso il naso: è con il senso dell’olfatto che si conosce e si sceglie il proprio partner ideale con cui creare il perfetto profumo di coppia, sostiene l’artista.

Ogni partecipante ha ricevuto e indossato una fragranza diversa da quelle di tutti gli altri presenti, avendo così una traccia olfattiva unica e personale ma “incompleta”. Nel corso della serata, i potenziali partner si sono annusati l’un l’altro, fino a scegliere la propria metà ideale, per poi mescolare le fragranze e creare il miglior profumo di coppia.

Tutti i profumi, nati dall’unione di due fragranze, sono stati valutati dal perfume maker Pregoni, che ha eletto poi il miglior profumo di coppia.

La performance nasce in risposta ai fenomeni socio-culturali di cui lo speed date è espressione: l’incomunicabilità e l’incapacità di fare una reale esperienza di relazione con l’altro, a causa dei condizionamenti estetici provenienti dai media e dal marketing. Il senso dell’olfatto è il mezzo per scardinare questa prigione di isolamento dalla realtà.

La Crossing Time Sushi Experience ha seguito l’evento, una degustazione appositamente studiata dallo chef del Perla D’Oro, il locale Asian cuisine & fusion che ha ospitato la serata. Il piatto è stato accompagnato dai prestigiosi vini italiani delle Cantine Antinori.

 

Credits Immagini: Angelo Orazio Pregoni

H&M loves Coachella…and you?

Springtime means C O A C H E L L A!

Tra gli eventi più attesi dell’anno, il Coachella Valley Music and Arts Festival si svolgerà dal 15 al 17 aprile (Weekend 1) e dal 22 al 25 aprile (Weekend 2). Il dilemma è arduo: cosa indossare? La risposta è #HMLovesCoachella!

Il brand, come lo scorso anno, ha deciso di lanciare, il 17 marzo negli Stati Uniti e il 31 marzo nel resto del mondo mondo, una collezione interamente dedicata al Coachella.

Come molti di noi, anche H&M ama il famoso festival. La collezione di quest’anno vuole richiamare lo stile di vita “on the road” con denim tagliati, stampe psichedeliche, stivali bassi e tute.

La campagna è stata scattata nel deserto californiano ed è capitanata dalla modella del giorno Hailey Baldwin. Accompagnata dalla modella e fondatrice di @gurlstalk Adwoa Aboah e dai modelli Luka Sabbat, Julia Cumming e Ash Stymest.

“Coachella non è solo un festival della musica fantastico, ma riflette anche un atteggiamento mentale. Si tratta di creare legami con i coetanei, viaggiare insieme e divertirsi. Sono davvero felice di essere il volto di questa campagna: H&M ama sul serio Coachella e ha fatto un lavoro fantastico per catturare lo spirito neo-hippie e l’energia boho che caratterizza l’avvenimento. Le foto sono state scattate nel deserto, sotto il sole cocente: eravamo del tutto naturali e in totale comunanza con la natura. È stata un’esperienza incredibile”, dice Hailey Baldwin.

Quindi, cosa indosseremo esattamente durante questa stagione dei festival? Per la ragazze, la collezione include anche camicette in stile folk, top con frange e perline, tute stampate e accessori imprescindibili, quali occhiali da sole e cappelli flosci (perché il SOLE picchia davvero a Coachella). Per i ragazzi, ci sono T-shirt stampate e camice spaiate, Bermuda e short in denim. 

“H&M è stato il primo marchio che ha collaborato con il festival di Coachella per creare una collezione di abbigliamento. Il successo è stato così veloce e omogeneo, che abbiamo deciso di creare un’offerta ancora più ricca per questa stagione. Amiamo Coachella perché ha uno spirito democratico e perché parteciparvi è un’esperienza inclusiva. A Coachella la moda viene utilizzata per esprimere l’energia e questo è quello che vogliamo trasmettere anche noi”, dice Ross Lydon, designer di H&M.

 

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

Dieta detox: più leggeri dopo le feste

Nonostante le vacanze di Pasqua siano di breve durata, riusciamo in un certo qual modo ad accumulare pranzi e cene e mangiare come se non ci fosse un domani.

La bilancia vi segna 2-3 kg in più e adesso vi sentite in colpa?

Niente paura! Seguendo le giuste regole alimentari per disintossicare l’organismo e ritornare al vostro peso forma, è necessario seguire qualche piccolo accorgimento.

La dieta disintossicante, di circa tre giorni, serve a drenante e depurare l’organismo.

In linea generale bisogna consumare molta acqua, frutta e verdure, evitando tutti i piatti elaborati, le fritture e i grassi.

I broccoli sono ricchi di sostanze capaci di attivare enzimi, che agiscono nel processo detox dell’organismo. Le verdure a foglia verde, come l’insalata, gli spinaci, il sedano e la cicoria, essendo ricchi di clorofilla, possono disintossicare dai metalli pesanti, dagli agenti inquinanti e dalle tossine.

Molto utili anche i carciofi, che esercitano un’azione depurativa nei confronti del fegato e della cistifellea e hanno un effetto diuretico, facilitando lo smaltimento delle tossine.

Da non dimenticare, inoltre, le barbabietole, che abbondano di vitamine del gruppo B e C, di magnesio, calcio, zinco, ferro e betacarotene, tutti importanti per stimolare la purificazione del corpo. Il limone, dalle molte proprietà benefiche, invece, contribuisce a convertire in forma solubile le tossine nell’acqua, favorendone l’eliminazione.

Non rinunciate ai carboidrati, ma limitatene l’uso, e ovviamente l’alcool è bandito.

La tisana al finocchio è molto utile, in quanto questo ortaggio ha capacità stimolanti nei confronti dello stomaco e dell’intestino.

 

Credits Immagini: Tanta Salute IT,  Grazia IT

H&M lancia “Conscious Collection 2016”

Julia Restoin Roitfeld è la nuova testimonial di H&M per la collezione “Conscious Exclusive 2016”.

In arrivo nei negozi italiani il 7 aprile 2016, in occasione della Primavera/Estate 2016, precisamente a  Milano (Piazza Duomo), Roma (Via del Corso), Venezia (Campo San Luca), Firenze (Por Santa Maria) e naturalmente online.

«Basata su materiali sostenibili innovativi e dettagli ricercati, questa collezione presenta un insieme di forme e texture completate da accessori decorati e bijoux di ispirazione art déco», racconta Ann-Sofie Johansson, Creative Advisor di H&M. La nuova collezione è infatti ispirata al rapporto tra moda e arte negli ultimi tre secoli di storia dell’haute couture e viene lanciata in occasione dell’inaugurazione della mostra Fashion Forward – 300 years of Fashion al ral Musée des Arts Décoratifs di Parigi, della quale il colosso del low cost è sponsor ufficiale.

«Uno dei miei capi preferiti è il miniabito asimmetrico ispirato a un’opera di Gustave Moreau – ha dichiarato Julia Restoin Roitfeld, volto della campagna – Mi piace l’abbinamento tra tessuti sostenibili e quadri antichi. È straordinario poter indossare abiti sostenibili ma perfetti anche sul red carpet».

La novità del 2016 consiste nell’utilizzo del Denimite, un materiale derivante dal denim riciclato e scelto da H&M per la prima volta tra i brand di moda, e nell’inserimento nella nuova collezione di tre look da matrimonio con tre abiti da sposa.

https://youtu.be/tuWY0AAsLHQ

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

Intervista a Luca Duarte Sguazzini: “Ho tante radici dentro di me ma sono libero”

Un’intervista ben riuscita si ha quando troviamo nel nostro interlocutore la completezza delle risposte e l’essenza della sua vera personalità.

Luca Sguazzini è decisamente un’ intervista ben riuscita.

Concepito a Copenhagen, nato a Lisbona il 3 ottobre 1988, dalla personalità armonica ed equilibrata tipica del segno della bilancia, Luca Sguazzini è un esploratore. Ebbene sì. Ama viaggiare, è famelico di emozioni forti e incontrollabili, sempre pronto a mettersi in gioco e a rischiare il tutto per tutto per raggiungere i suoi obiettivi.

Ha origini italiane ma è cresciuto tra Spagna e Brasile fino all’età di 13 anni. Decide di stabilizzarsi a Torino per qualche tempo, ma come ben sappiamo, le radici non sono il suo forte (non ancora) e a 24 anni abbandona tutto e parte per l’Australia per immergersi in un’avventura into the wild.

Ha avuto diverse esperienze come modello e attualmente è concorrente del programma “Ballando con le stelle”, condotto da Milly Carlucci su Rai 1.

Luca ama la natura, lo sport, tutto ciò che è in movimento e non si ferma mai, ma in questo momento della sua vita ha deciso di mettere in pausa le sue priorità e affrontare questa nuova sfida televisiva. Accrescere la sua popolarità e trovare sponsor ideali che possano permettergli di continuare a viaggiare e documentare le sue avventure è il suo prossimo obiettivo.

Non è semplice descriverlo in poche righe, se ne perderebbe l’intensità della persona. Per questo motivo abbiamo preferito che fosse lui, in prima persona, a rivelarci le sue emozioni più profonde.

Sfogliate la gallery e scoprite tutte le curiosità su Luca Sguazzini.

Credits Immagini: Courtesy of Press Office Rai (Foto di Sebastiano Stringola)

Santoni festeggia la Primavera con il nuovo sandalo FLORA

La Primavera è alle porte e le nuove tendenze sono ormai pronte a stravolgere il nostro guardaroba.

I colori vibranti e le trame inaspettate e originali saranno i must have della stagione, in particolar modo delle scarpe, a cui non potremo assolutamente rinunciare. Come si suol dire, però, i grandi classici sono intramontabili, il motivo floreale, pertanto, continua ad avere la meglio sui nostri outfit primaverili.

Santoni né è la dimostrazione, celebrando l’inizio della Primavera lanciando la nuova calzatura “Flora”. Questo sandalo trae ispirazione dagli anni Settanta ed è caratterizzato da tacco grosso ricoperto in pelle e mini plateau. Il cinturino è arricchito da un fiore dai petali iridescenti, evidenziando così la sensualità unica della caviglia femminile.

Le proporzioni impeccabili del sandalo Flora, la sua ricercatezza e ovviamente il fiore decorativo rendono questa calzatura un ottimo motivo per festeggiare la fine dell’inverno.
Credits Immagini: Courtesy of Press Office

Chiara Ferragni aprirà la sua prima boutique a Milano

28 anni, cremonese, del segno zodiacale del toro…di chi stiamo parlando???

Di Chiara Ferragni ovviamente!

Con The Blonde Salad, il blog di moda aperto nel 2009, ha indubbiamente spiccato il volo.

Da qualche tempo si vocifera che la star del momento, aprirà un flagship store a Milano il prossimo anno. La Ferragni attualmente conta  5,6 milioni di follower su Instagram, negli ultimi tempi ha lanciato una linea di calzature già presente in 300 negozi in tutto il mondo mondo e nel 2015 ha ottenuto ricavi per 10 milioni di dollari. Uno store milanese è dunque necessario.

Al momento Chiara ha ben 27 copertine di magazine di moda, e il suo volto è diventato testimonial di molti brand, tra i più recenti anche Pantene e Amazon Fashion.
Appoggiata dalla sua indispensabile crew, tra cui Riccardo Pozzoli, ex fidanzato della Ferragni, il prossimo anno ci sarà il restyling del sito (previsto per giugno) e il lancio dell’e-commerce (previsto per settembre), piattaforma dove verranno venduti oltre 30 brand (tra cui anche quello della Ferragni).

Che dire: chapeau!

 

Credits Immagini: Official Facebook Page

The Best&Worst Street Style at Fall 2016 Fashion Weeks

La Paris Fashion Week è giunta al termine, è dunque tempo della resa dei conti.

La ville lumière si porta via stilisti, passerelle, modelli e modelle, abiti mozzafiato ma soprattutto il meglio e il peggio dello street style. Giornalisti, reporter, addetti ai lavori, fashion blogger e stylist ci hanno mostrato, durante le quattro settimane della moda, i loro look glamour e più stravanti.

Nella gallery il best e il worst dello street style secondo The Auburn Girl.

Ai posteri l’ardua sentenza!

 

Credits Immagini: Vogue, Vanity Fair

Intervista a Fabio Curto, vincitore e “lambersexual” di The Voice of Italy 2015

E’ cominciata ufficialmente la nuova stagione di The Voice of Italy 2016, in onda su Rai 2 ogni mercoledì. I team di quest’edizione sono capitanati da: Dolcenera, Emis Killa, Max Pezzali e Raffaella Carrà.

In attesa del nuovo vincitore e per chi se la fosse persa, ecco l’intervista a Fabio Curto, vincitore dello scorso anno.

Fabio Curto è il vincitore della terza edizione di “The Voice of Italy”. Nato ad Acri il 24 settembre 1987 è un cantautore e polistrumentista, nonché artista di strada.

Si trasferisce a Bologna nel 2007 per studiare Scienze Politiche e dopo la laurea si trova ad un bivio: scegliere se continuare a studiare criminologia o diventare un musicista a tutti gli effetti. Una decisione non semplice, quella di Fabio, che nel 2012 lascia tutto e parte in solitaria per un viaggio nell’Est Europa, un’esperienza che gli permette di crescere a livello umano e professionale.

Approda a “The Voice” nel 2015, interpretando sul palco il brano “Take me to the church” di Hozier, portandosi a casa il “poker d’assi” da parte dei giudici, preferendo il Team Fach, di Roby e Francesco Facchinetti.
I coach portano Fabio alla finale, battendo Roberta Carrese con il 72% dei voti.

L‘intervista con il vincitore dell’ultima edizione di The Voice si svolge per le vie del mercato di Bologna e tra una domanda e l’altra Fabio conduce tranquillamente il suo shopping..
Un’ambientazione insolita, che la dice lunga sulla singolarità del personaggio. Ciò che traspare è la sua semplicità, la sua spontaneità, al punto che viene da pensare “nulla di costruito, Fabio è fatto così.”

Certo, non gli manca quel tocco di presunzione, ma si parla di quella genuina, semplice che non nuoce a nessuno e che a dirla tutta può permettersi. D’altro canto, la buona notizia è che l’uomo del momento non ha ancora capito che con il suo look “grezzo” è automaticamente entrato a far parte della categoria più ambita del terzo millennio e preferita dalle donne: il Lambersexual, ovvero il taglialegna con la barba.
Primo indizio? La barba, volutamente e rigorosamente incolta, camicia e scarponi da montagna.

Origini calabresi, trasferito a Bologna, spesso in viaggio per l’Europa: ma chi è veramente Fabio Curto?
Partiamo dalle mie influenze musicali, numerose e tra loro diverse, questo perchè da bambino mio padre mi faceva ascoltare un sacco di musica, prima di capire che avessi il cosiddetto orecchio da musicista.
A quel punto non ha voluto insegnarmi più niente, per il terrore che diventassi un musicista e quando devi fare tutto da solo, diventi molto abile. E’ il motivo per cui, iniziando già a 5 anni, durante il mio percorso musicale ho imparato a suonare molteplici strumenti: il basso, l’armonica a bocca, la chitarra.
Dai 18 ai 21 anni ho suonato il basso per un gruppo black metal, dove mi son praticamente rovinato le corde vocali, dando vita al mio timbro graffiato…no in realtà è merito di una cisti congenita, me la porto dietro sin dalla nascita…(ride)
Dopodiché ho cambiato direzione, lanciandomi completamente nel panorama balcanico e lì a 22 anni ho cominciato a suonare il violino, vincendo una sfida contro tutti coloro che mi dicevano che non ce l’avrei mai fatta, in una band chiamata “L’Avanguardia”.
Con questo gruppo ho cominciato a girare l’Europa, abbiam comprato un furgone e da lì iniziato a suonare nelle piazze del continente, irrompendo addirittura nel silenzio tombale del nord Europa.
La scelta di suonare per strada non è stata facile, in primis perchè non ti arricchisce e bisogna inventarsi ogni giorno qualcosa di diverso per poter vivere decentemente e di sacrifici ne sono stati fatti davvero tanti, ma le soddisfazioni ricevute successivamente sono impagabili.

Raccontaci un aneddoto positivo e negativo della tua vita in generale
Scusa Rossella..mi son distratto a guardare una maglietta…
Allora un episodio negativo è stato il momento in cui mi hanno chiamato da “The Voice”, ti spiego perchè. L’anno scorso ho avuto modo di conoscere e approfondire il mondo della televisione e quello che riuscivo ad avvertire era solo l’antimusica, con tutte le telecamere puntate addosso non riuscivo a dare il massimo e quindi quando mi hanno chiamato mi son sentito malissimo.
Quello bello è che poi “The Voice” l’ho vinto..non so come ma l’ho vinto!!

Ti aspettavi la vittoria?
Mah diciamo che ad un certo punto del programma ho realizzato di potercela fare.
Quest’anno ci sono stati artisti meravigliosi, con delle voci bellissime, alcuni di loro mi hanno fatto davvero emozionare. Per contro però, non ho mai avuto veramente la pelle d’oca, sarà dovuto sicuramente al mio gusto personale, e come me anche tutti coloro che mi hanno votato hanno preferito la mia voce ad altre magari più tecniche e pulite.

La tua più grande delusione? E conquista?
La mia più grande conquista è stata indubbiamente il coraggio che ho dimostrato a me stesso, andando avanti senza mai fermarmi e soprattutto senza alcun sotterfugio..e poi il calore della gente, che ha continuato a scrivermi da tutta Italia e non solo, addirittura dal Messico; gente che magari mi aveva sentito suonare in chissà quale città dell’Europa..è stata davvero un’emozione fortissima.
In questo momento non mi sento realmente deluso da qualcosa, ammetto che ci sono state tante piccole delusioni, a volte da parte dei miei compagni di viaggio di The Voice, a volte da persone esterne, ma sicuramente piccole pressioni dovute al contesto, è sufficiente una giornata piena e stressante a far saltare i nervi e spesso venivo frainteso..questo ha portato a piccole delusioni, ma nulla che mi abbia in qualche modo ferito.

Progetti futuri e aspettative?
Stiamo per incidere i prossimi singoli (tra cui “L’ultimo esame”), che usciranno a luglio nel disco di The Voice e poi ad ottobre comincerà la collaborazione con la Universal.
E poi c’è Sanremo..diciamo che più che un’aspettativa sarebbe un sogno e un grande traguardo.

Domanda per le tue ammiratrici: Fabio Curto ha trovato l’amore?
Ahahhahaha mia cara amica io sono sempre innamorato, questa mattina mi sarò innamorato almeno dieci volte ma tra l’innamoramento e il coinvolgimento scorre un intero oceano.
Al momento non sono fidanzato ma non sono neanche in cerca di una relazione, non potrei garantire la mia presenza, sarebbe ipocrita e difficile.
Comunque non ho preferenze, le donne sono belle tutte..forse sull’abbigliamento non abbino determinati colori, ma con le donne è diverso.

In tema di abbigliamento..qual è il look di Fabio Curto?
Direi al momento etnico, quando arriva l’estate col caldo assumo un aspetto un po’ peruviano.
Mi piacciono molto i colori di terra, tessuti che ricordano il grezzo e che potrebbero richiamare tutto un mondo antico, ma poi anche jeans e maglietta con cinturone è perfetto, io col rock ci sono cresciuto quindi..

Termina così l’intervista a Fabio Curto, che si conclude con la sua “idea” di stile Look etnico in estate perchè fa caldo”???? Caro Fabio, qui tocca intervenire: nella gallery la nostra proposta per Fabio Curto e per un look che si adatti alle temperature più calde.

 

Credits Immagini: Official Facebook Page

Come vivere a Parigi in stile “Parisienne”

Intrigante, affascinante, emozionante, la ville Lumière è stata fonte d’ispirazione dei più grandi poeti, scrittori, artisti di ogni epoca. Quando approdiamo a Parigi, diventiamo inevitabilmente protagonisti di una favola o di una una fotografia di Robert Doisneau, ma noi veterani del luogo cessiamo di essere turisti e si trasformiamo in parigini doc.

Mangiamo croissant e pain au chocolat, sorseggiamo calici di champagne, passeggiamo lungo la rive gauche, ci immergiamo del tutto nell’atmosfera che rende la capitale francese una delle mete turistiche più apprezzate nel mondo.

Ma cosa fa una parigina? Quali posti frequenta? Come si veste?

Il look made in Paris non è particolarmente difficile da imitare, la parigina gioca e si diverte con la moda.

Evita i coordinati, non è appariscente, ama la qualità e soprattutto s’ispira ad idoli poco conosciuti; dunque, l’arma vincente per essere una di loro è decontestualizzare!

Aggiungete dettagli “assurdi” ad un look sobrio e cercate di trasformare gli errori di stile in un tocco di classe..c’est facile!

Ricordate: non tutti i parigini trascorrono il loro tempo da Dior, Chanel, Vuitton ed Hermès, la maggior parte di loro è alla continua ricerca di piccole ed originali boutique.

Da visitare:

-Au petit Matelot

-Maje

-Soeur

Per essere una parigina perfetta, bisogna tener bene a mente che la moda non è tutto (o forse si!). Lo stile è la cosa più importante, vivere la città in modo personalizzato e verace.

Frequentare vecchie librerie, vagare per i quartieri in cerca di differenti culture, visitare musei (a Parigi di certo non mancano) sono solo alcune delle cose che rendono una parigina davvero parigina. Così come per le boutique, l’essenziale è andare alla scoperta di posti nuovi e disparati.

Da visitare:

-Il Museo Marmottan

-La libreria Galignani

-La sala da tè della moschea di Parigi

Dopo una giornata frenetica, non resta che fare una pausa, magari mangiando o sorseggiando qualcosa. Dal classico bistrot ai restaurants più rinomati, Parigi è piena di café e locali adatti anche per la colazione e l’aperitivo.

Da visitare:

-Cafè de Flore

-Au pied de fouet

-Le loire dans la théière

Se non siete del tutto esausti e avete ancora voglia di divertirti, fate un salto al Caveau de la Huchette, quello che nel XVI secolo era un rifugio segreto, oggi è un jazz club che vi farà scatenare e ballare per tutta la notte.

Che altro dire? Bon voyage à Paris!!!

 

Credits Immagini: France, Dream Time

PFW – il fascino e l’eleganza di Christian Dior

Fascino, eleganza e charme.

Queste le caratteristiche della collezione firmata Christian Dior per l’autunno inverno 2016-2017, in occasione della Paris Fashion Week. Modello di punta indossato da Kendall Jenner, un mini dress-coat con risvolto sul collo in pelliccia, indubbiamente fine e ben valorizzato.

Storia e modernità s’incontrano e diventano un tutt’uno, dando vita a stivaletti stringati e decolleté simili alle francesine. Total black e colori neutri si riversano su numerosi cappotti e completi.

Nonostante l’assenza di Raf Simons, Serge Ruffieux e Lucie Meier hanno dimostrato di essere all’altezza del compito, dando vita ad una collezione da lasciare l’intero pubblico senza fiato.

https://www.youtube.com/watch?v=UkZvJ3QgZEg

Credits Immagini&Video: Courtesy of Press Office

La donna Hogan tra sensualità e new generation

In occasione della Milano Fashion Week, il brand Hogan presenta la collezione Fall/Winter 2016-17, prolungando i festeggiamenti per i 30 anni di successo del marchio.

Per questa stagione, Hogan presenta un’evoluzione del lifestyle, con una collezione energica, forte e glam, dove la sofisticata sensualità incontra i desideri delle nuove generazioni.

Le sneakers sono abbinate a giacche tuxedo o doppio petto dal taglio sartoriale, portate con pantaloni cropped e camicie oversize. Morbidi maglioni con effetti grafici e biker jackets in pelle nera sono minimizzati da leggins e indossati su derby o stivaletti alla caviglia con maxi platform.

Nella collezione calzature troviamo due modelli di sneakers, una derby allacciata e un ankle boot con doppia fibbia. Raffinati pellami metallizzati, nappa, vernice gloss e camoscio vengono arricchiti da paillettes, pietre e micro borchie.

Al centro della scena, il nuovo modello “Traditional 20.15”, fedele all’essenza easy-chic di Hogan, che reinterpreta l’animo iconico e senza tempo del brand. I colori predominanti si riversano su una palette fortemente grafica e concreta: bianco, nero, argento e oro.

Credits Immagini e Video: Courtesy of Press Office

MFW – la donna di Lucio Vanotti tra eleganza e geometrie

A chiudere la settimana della moda milanese, grandi nomi della moda, tra cui Lucio Vanotti, che porta la sua collezione al The Mall in piazza Lina Bo Bardi.

Vanotti, per la collezione Fall/Winter 2016-17, continua a plasmare l’immagine minimalista del suo marchio portando sulla passerella una donna dall’eleganza estetica ma anche caratteriale.

In linea con il tema proposto per l’Uomo, ha costruito un guardaroba influenzato dalle geometrie e dai tagli netti e spesso maschili. Giacche e gilet sartoriali a doppio petto, sovrastano magliette allungate e gonne asimmetriche , richiamando in qualche modo una sorta di businessman. Il cappotto a doppio petto verde militare rimanda ad un’atmosfera militare, che fa da contrasto allo stato d’animo delle fluide tuniche lavorate secondo una palette di colori neutra, dal bianco al nero.

L’intera collezione esprime un senso di lusso, mai troppo eccessivo e ostentato, di una donna moderna e indipendente.

 

Credits Immagini: Le Figaro Madame

La donna elegante e glamour di Giuseppe Zanotti Design per la MFW

Durante il fitto calendario della Milano Fashion Week, abbiamo assistito a numerose presentazioni, sfilate ed eventi.

Tra questi, la collezione di Giuseppe Zanotti design, che non delude mai e che ci racconta la sua donna come un’ elegante e raffinata frequentatrice dei club più esclusivi al mondo. Zanotti la immagina così, con il suo incedere sicuro e lo sguardo fiero, perfettamente a suo agio tra i fasti e il glamour de Le Palace Club de Paris, la musica del Paradise Garage, del Tunnel e della Danceteria di New York.

Si respira un’estrema ricercatezza nei dettagli. Gli accessori e i ricami si trasformano, si fanno grandi, ricchi, eccessivi, talvolta piacevolmente sproporzionati. I sandali diventano tele per cristalli e l’effetto è sempre nuovo e sorprendente.

Il metallo lascia senza timori il posto a pietre, glitter, paillettes e giochi di luce. Su platform e tronchetti colori funky, eclettici, in puro stile Vegas si alternano all’oro e all’argento. Ovunque si sprigiona energia.

Le forme sono guidate da un gusto unico e ricercato, proveniente dal passato. Nel gioco dei vuoti e pieni, si riscopre il valore di celare agli occhi. Morbidi e, avvolgenti, i thigh-high boots in camoscio vestono la gamba come un guanto.

Sulle nuove bebè e mary jane gli scolli si fanno più alti, mentre lacci e cinturini avvolgono e sostengono il piede.

 

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

MFW: Chicca Lualdi porta in passerella una collezione ispirata al design

Giunta ormai al termine, la Milano Fashion Week per le collezioni Fall/Winter 2016-17 si è dimostrata all’altezza delle aspettative.

Domenica 28 febbraio, presso la Sala Grand Foyer di Palazzo Serbelloni, si è svolta la sfilata/presentazione di Chicca Lualdi.

A sorprenderci, le “non modelle” che hanno aderito al progetto e che hanno calcato la passerella. Tra le prescelte: l’Assessore alla Moda e Design Cristina Tajani, Gisella Borioli AD di Super Studio Group, Cristina Morozzi Direttore Campus Design di Istituto Marangoni, Maria Fratelli Direttore Case Museo del Comune di Milano, Lorenza Rotti critico d’arte e scrittrice di rassegne su Giò Ponti, Silvia Gorlini Manager dello Spazio Design Gorlini dedicato all’interior design di progetti di architettura, l’artista Jo Fabbri, l’Architetto e Dj Mi e Orietta Pelizzari Design and Fashion Hunter.

“Le sfilate di moda così come sono state concepite negli ultimi 50anni sono ormai passate. Gli abiti che creo – spiega Chicca Lualdi – vanno in passerella per essere venduti e indossati da donne vere e non solo da modelle. Anche le tempistiche della moda vanno ripensate per aprirsi alla disponibilità immediata degli abiti presentati. Per questo ho voluto coinvolgere alcune donne speciali, provenienti dal mondo del design, nel progetto di sostenere questa piccola grande rivoluzione”.

Incentrata sul design e sull’architettura, tema che da sempre la ispira, 

la collezione di Chicca Lualdi è creata su contaminazioni di geometrie e texture ispirate all’architetto Giò Ponti, lo scultore Constantin Brancusi e l’astrattista Agostino Bonalumi.

La donna che racconta la designer è una donna che vive una nuova concezione di femminilità, più pratica e moderna ma pur sempre smart. La camicia bianca, il pantalone ed il capospalla sartoriale sono elementi immancabili dal guardaroba femminile.

La palette di colori è composta dai blu notte alternati al nero, il rosso e il bianco candido.

I volumi anni 60’degli abitini sono ispirati alla creatività di Courrèges e Cardin nel taglio preciso e definito delle silhouette, rivisitati con accostamenti di materiali e colori che definiscono giochi di grafica e geometrie.

I tessuti utilizzati vanno dallo jacquard di seta e lana a micro pois, ai fil coupè di lana, all’organza di seta ricamata a punto pieno sino a preziosi double di cachmere. Dettagli in maglia rifiniscono blazers e cappotti sartoriali; i pull sono lavorati ad instarsi in questa collezione che è completata da cappotti e giacche in maglia-tricot adesivata con nylon tecnico preso dai capi sportswear.

 

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

Venezia >> Il futuro presentata al MAK di Vienna

Venezia >> Il futuro vola al MAK di Vienna in occasione della mostra handiCRAFT.

Il progetto Breaking the Mould , in collaborazione con Materiaterza è stato presentato per la prima volta alla galleria Subalterno1 per il Salone del Mobile 2015 di Milano.

La collezione comprende una serie di test controllati corse all’interno della prestigiosa fornace muranese Salviati .

Mercoledì, 14/12/2016 – Domenica2828, 09/04/2017
MAK – Austrian Museum of Applied Arts / Contemporary Art
Stubenring 5, 1010 Vienna, Austria

Rossella Alfani

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

 

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