Elisa Ricci Si è tenuta ieri la serata di consegna dei David di Donatello, svoltasi, in contemporanea, da due location: gli storici studi televisivi Rai, intitolati a Fabrizio Frizzi, e ilTeatro dell’Opera di Roma.
Alla a conduzione, una volta si è destreggiarsi un incredibile Carlo Conti.
Parlando dell’evento non si può iniziare se non citando Sofia Loren, splendida e amatissima attrice che, a 86 anni, è stata premiata per la sua interpretazione in La vita davanti a sé,in cui ha recitatao diretta dal figlio Edoardo.
Ha vinto i premi come miglior film e come miglior scenografia Volevo nascondermi di Giorgio Diritti, una pellicola dedicata alla vita di Antonio Ligabue.
Il regista l’ha dedicata “a quei film che fanno fatica a uscire e anche agli uomini che fanno fatica a uscire”. Ha, inoltre, proseguito dicendo “ricordiamoci di Ligabue anche quando incontriamo un clochard che disegna una madonnina. Ricordiamoci del valore di ogni uomo e difendiamolo finché possiamo, in ogni modo.”
Inaspettatamente, il David alla miglior canzone è andato a Checco Zalone per la sua Immigrato, mentre le previsioni davano per vincitrice Laura Pausini.
È stato, inoltre, omaggiato il Maestro Ennio Morricone, con l’esecuzione delle sue colonne sonore dirette del figlio Andrea e dell’Orchestra da lui amata, la Sinfonietta di Roma.
I premi di miglior attrice non protagonista e miglior attore sono stati, rispettivamente, assegnati a Matilda De Angelis, per il ruolo in L’incredibile storia dell’Isola delle Rose e a Elio Germano per l’interpretazione straordinaria di Antonio Ligabue in Volevo solo nascondermi.
Il miglior regista esordiente è risultato, invece, Pietro Castellitto, con il suo film già premiato anche a Venezia, I predatori.
Ma, il momento più yiccante della serata è stato quando è salita sul palco la figlia di Mattia Torre, scomparso nel 2019, autore di Boris e La linea verticale, che ha ritirato il riconoscimento al padre per la sceneggiatura originale di Figli.
