ENGINE è un gin100% italiano e biologico, che coniuga in modo inedito tradizione artigianale con un’immagine inaspettata e sensuale che trae ispirazione dal mondo dei motori e dai miti cult anni ’80.
Nato da un’idea di Paolo Dalla Mora, imprenditore e consulente nel settore della moda e degli spirits, fondatore inoltre dell’osteria Campamac a Barbaresco – luogo di culto per tartufi e vini –, gin ENGINE celebra un immaginario fatto di lattine di olii e carburanti, gare di motocross e veicoli da corsa – da sempre grande passione del suo ideatore –, nel ricordo dei grandi miti degli anni ‘80 come l’intramontabile Dodge Charger, l’auto ribattezzata Generale Lee nella fortunata serie tv Hazzard.
Ogni dettaglio del progetto – a partire dal nome, che significa infatti “motore” – è un omaggio proprio a quel mondo di auto e officine caro agli appassionati, ma anche parte di una memoria collettiva più ampia: ENGINE infatti non ha una classica bottiglia ed è contenuto inuna vera e propria tanica di latta da mezzo litro – con tappo a vite – che evoca l’iconico contenitore per l’olio delle macchine o per la miscela della Vespa, il Ciao, il Sì, mezzi a due ruote diventati simboli per le generazioni di quegli anni.
Il packaging è originale anche nella grafica che nei suoi vari dettagli è un tributo a segni caratteristici del mondo delle macchine, come la spia dei vecchi Land Rover racchiusa dentro uno scudo d’oro, e il numero 01 che richiama le auto da corsa e la mitica Lancia Delta S4.
“L’idea di sviluppare ENGINE nasce dall’unione di mie due grandi passioni, il gin e i motori. Da tempo avevo in mente un progetto legato al beverage e un giorno, mentre stavo sistemando la mia moto in garage a Barbaresco, bevendo una tazza del tradizionale digestivo di Langa a base di acqua calda, scorza di limone e foglie di salvia, ho pensato che sarebbe stato interessante riproporre proprio quei sapori in una versione alcolica e assaggiarlo in un long drink”, racconta Paolo Dalla Mora. “Una volta definita la formula, ho iniziato a immaginare quale potesse essere l’estetica del progetto e, considerando che tutto ha preso forma proprio nel mio garage, ho pensato che fosse adatta per ENGINE un’identità ‘sporca’, inaspettata, capace di stravolgere completamente il concetto di bottiglia. ENGINE è infatti il primo gin in un contenitore di latta e con il suo spirito forte, deciso, si contrappone in modo radicale ad un’estetica dei gin che invece si fa sempre più trasparente, pura e pulita”.
ENGINE inoltre è un tributo a quelle storie del passato che hanno visto un legame speciale tra i cocktail classici e il mondo dei motori, come il cocktail Bentley di Harry Craddock – dedicato a Woolf “Babe” Barnato e ai terribili ragazzi londinesi della Bentley che per tre anni vinsero la 24 ore di Les Mans, il classico Golden Cadillac Cocktail creato negli anni ‘60 negli Stati Uniti in onore del film “Una Cadillac Tutta d’Oro”, e ancora l’Automobile Cocktail le cui versioni risalgono al 1903 e al 1913.
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