(E)Utopia è il brand creato da Chiara Sforazzini, giovane artista che da sempre segue la propria passione per la pittura e il disegno. L’arte è qui intesa con mezzo di comunicazione dell’anima.
(E)Utopia viene dal greco con un doppio significato: Utopia (nessun luogo) e eutopia (Buon luogo). Partendo da queste due parole Chiara ho voluto accettare la sfida di questa dualità. La sua (E)Utopia rappresenta un luogo che non esiste realmente ma verso il quale si tende.
La sperimentazione di diverse tecniche su diversi supporti è per lei uno forte stimolo che l’ha portata ora a collaborare con Simone Botte, designer del brand Simon Cracker. Insieme hanno creato una collezione che si muove nel mondo del sonnambulismo, inteso come uno stato dell’anima dove è possibile esplorare nuovi spazi e superare nuovi confini.
Il sonnambulismo inteso come uno stato di veglia incosciente.
Le persone, le figure che passano e che si incontrano vengono percepite come fantasmi, volti che escono dal nero che tutto avvolge. In questo senso il sonnambulismo della collezione intende parlare di un tilt mentale che ha come conseguenza estrema il ritiro nel proprio mondo, del quale però non si conoscono i contorni, nel quale regna il buio.
Tra strani sogni e sonnambulismo è stata realizzata una collezione di capi fluidi che raccontano sensazioni ed emozioni con una luce soffusa che rende le ombre poco definite. La collezione è stata immaginata tutta in scala di grigi fino ad arrivare al blu notte acceso dall’oro e al ciclamino. I visi in trasparenza svolazzano sui capi sartoriali come fantasmi e i ricami 3d sono stati realizzati con filo metallico.
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