Una mostra svela le meraviglie del mare. Si chiama Nautilus, come i gioielli dal sottomarino del Capitano Nemo”, la mostra che chiude la trilogia dedicata al celebro designer di gioielli Giovanni Raspini. La trilogia è cominciata con “Wild, segni e gioielli animalier” e proseguita con “Vanitas Mundi, Una danza macabra fra ironia, glamour, gotico e kitsch”.
Con questo terzo e ultimo capitolo, Raspini racconta la sua personale visione delle meraviglie del mare, le profondità degli abissi ricchi di bellezze. I gioielli hanno un design vistoso, opulento, in un vortice di perle e coralli che si abbracciano e incastrano con l’argento.
“Jules Verne oltre il romanzo scientifico ha davvero inventato la grande fantascienza e l’ha incarnata per tutti noi che ci siamo letti i vecchi libri coloratissimi dei genitori e dei nonni. Dopo tanti anni, ora che la fantascienza si è smaterializzata come i libri che ne contenevano le gesta, anche noi vogliamo raccontare quell’universo di fantasia e di scoperta e offrirne un’interpretazione legata alle nostre capacità narrative, utilizzando i “colori” della tavolozza creativa che possediamo”. Con queste parole, Raspini racconta la sua “fantascienza”, dove c’è lusso, opulenza, senza mai perdere di vista la vera eleganza.
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