L’Haute Couture parigina, con le sfilate per il prossimo autunno/inverno, ha fatto sognare.
Il re della dimensione onirica si riconferma Giambattista Valli, con i suo abiti fatto di decine di metri di tulle, declinato nei colori più femminili, dal rosa al fucsia, passando per il lilla. Anche la maison Schiaparelli gioca con abiti da bambola, prediligendo il taffetà, ma mantenendo le stesse cromie.
Stupisce la sfilata di Van Harpen, con abiti tridimensionali, che, anche nei colori basici del bianco e nero, lasciano a bocca aperta, creando effetti ottici inaspettati, giocando con le spirali.
Azzarro punta ad un’eleganza senza tempo, che coglie il meglio degli anni ottanta e novanta. Passa da silhouette ben definite ad abiti impalpabili e morbidi, con ampie spalle.
Apprezzano, invece, il rosso, colore dei fantastici eighthies, Stephane Roland e Ulyana Sergenko, con due collezioni che fanno del vermiglio il leitmotiv.
Ispirati alle sagome di, oramai, 40 anni fa, le ripropongono in lunghi dresses, con spalline ampie, scolli a barca ripiegati, corpi ben delineati.
E, a guardare queste collezioni, pare che gli anni ottanta siano ancora dietro l’angolo.
Credits Immagini: Vogueit