Osservatorio Beauty L’Oréal Italia svela i dati sulle tendenze della bellezza e della cura della persona
Un nuovo senso di benessere: il piacere nel prendersi cura di sé; la valorizzazione estetica, l’abbellimento di sé come modo per sentirsi bene e apparire più belli. Questo è quanto emerge dal nono appuntamento con l’Osservatorio Beauty L’Oréal Italia.
IL BEAUTY COME MEZZO PER IL BENESSERE
Per le donne italiane ed europee il senso di benessere è molto incentrato sulla cura di sé, ed è sempre più vissuto come un piacere, una coccola.
L’Osservatorio è realizzato in collaborazione con il dipartimento Consumer & Market Insight di L’Oréal Italia che quotidianamente si occupa di produrre e coordinare ricerche quali-quantitative per approfondire la conoscenza sui consumatori. La fonte utilizzata è Ipsos Beauty Track (2020 e precedenti edizioni) e i Paesi coinvolti sono: Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Spagna (per ogni Paese il campione è di circa 3.000 donne 15- 70enni, rappresentative delle donne del rispettivo Paese).
Dalla ricerca si osserva una grande attenzione alla salute (“per me essere bella significa soprattutto apparire in salute” 75% vs 70% media europea), alla naturalità (preferenza per prodotti di bellezza con ingredienti naturali 71% vs 64%), alla scelta di prodotti non inquinanti da un lato (71% vs 64%) e che sappiano proteggerci dall’aggressione degli agenti esterni dall’altro (67% vs 51%). Ritroviamo inoltre la grande dimensione di piacere che ci caratterizza (qui, infatti, troviamo lo scarto più grande vs la media europea, +17 punti -> “prendermi cura di me è un vero piacere” 69% vs 52%). Il desiderio di non usare troppi prodotti su pelle e capelli è comunque accordato (62%) ma è l’unico a essere più basso della media europea (68%), confermando una routine piuttosto articolata.
Altro tratto specifico delle donne italiane è la fiducia nel dermatologo e nei suoi consigli (“preferisco prodotti raccomandati dal dermatologo” 50% vs 39%). Si ritrova il desiderio di apparire più giovani (“mi prendo cura di me per apparire più giovane” 49% vs 43%). E infine ci caratterizziamo anche per una maggiore ricerca di innovazione (“quando acquisto prodotti beauty, scelgo sempre le ultime innovazioni” 34% vs 20%) e per una più alta propensione per la chirurgia estetica (27% vs 21%).
Il make-up invece ha visto in tutti i paesi un ritorno a un’applicazione un po’ più semplice e forse anche più divertente. Dall’altro lato, il desiderio di sentirsi e mostrarsi belle porta a una maggiore accettazione di pratiche estetiche permanenti e non permanenti, come tatuaggi e piercing (il 49% delle donne italiane dichiara di avere tatuaggi o piercing, in netta crescita verso la precedente rilevazione del 2016; nel Regno Unito la percentuale è addirittura del 70%).
La ricerca da un lato di routine ottimizzate, dall’altro di nuovi benefit e texture
È cresciuto l’interesse verso prodotti multi-uso e prodotti ibridi, in particolare prodotti make-up con benefici skincare (skinification), ma contemporaneamente è cresciuto anche il numero medio di prodotti usati, segno di una consumatrice più esigente e in cerca di efficacia e praticità. Al tempo stesso si è osservato un notevole incremento di ricerca di benefici più profondi ed esperti. In Itali, per esempio, si è visto una maggiore crescita nell’uso di maschere di pulizia o trattamento, sia in tessuto che in crema, maschere per capelli, ma anche salviette deodoranti e scrub per la pulizia profonda, e texture più sensoriali, leggere e profumate.
Credits Immagini: Press Office