E’ una strana Milano Fashion Week, questa. Incerta, opaca, per via della situazione attuale dettata dalla pandemia, ma la moda non riesce a spegnersi. Trova il suo file conduttore in se stessa e in ciò che sa fare meglio: raccontare quello che verrà. Per farlo, si affida ai suoi codici stilistici che sono una guida sicura per il futuro e simbolo evergreen. Così accade da Eleventy MIlano.
Balance – Slowly – Quiet
La moda non è un lusso, ma il tempo si: i capi senza tempo sono la migliore coniugazione di moda e tempo. Eleventy declina tutto questo nella sua collezione uomo FW 22-23, dove la tradizione sartoriale si coniuga all’innovazione per cappotti realizzati con preziosi tessuti doppi apribili che richiedono ognuno 14/16 ore di lavorazione. Capi unici, leggeri ed impalpabili ma caldi, in lane “superfine” 14 microns o in cashmere.
Marco Baldassari, fondatore e direttore creativo uomo di Eleventy, racconta la collezione presentata durante la Milano Moda Uomo: “Sono vibrazioni di benessere e di bellezza che ci portano in un mondo di lusso autentico ma rilassato quelle che desidero trasmettere in ogni collezione. Un modo di essere in primis, e di vestire, che rappresenta la nostra storia, il nostro credo e i valori della nostra azienda”.
Baldassari pensa quindi a volumi rilassati aggiornati e moderni, impreziositi da cuciture a mano e dettagli sartoriali, che trovano espressione in tute e felpe in filati preziosissimi come il Cashmere, il Sea Island e il Giza. Largo spazio alla maglieria, resa interessante da aspature, ammorbidite da lavaggi speciali, abbinata a pantaloni 5 tasche in tela denim realizzati su vecchi telai a navetta.
La palette gioca sui toni molto chiari, che spazinao dal gesso al miele, passanto per il grigio cerere; un tocco di colore è dato da un touché di colori rubino. Il colore gioca un ruolo fondamentale, perchè contribuisce a creare quell’atmosfera di equilibrio e comfy calm che definiscono lo stile.
Credits Immagini: Press Offices