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Al Salone del Mobile.Milano, Moroso punta al mondo del contract presentando una collezione scandita da prodotti confortevoli che possano dare la possibilità di sentirsi un po’ come a casa propria. Il fil rouge seguito dall’azienda, che da 1952 realizza imbottiti e sedute, è la continua ricerca culturale, estetica e produttiva con l’obiettivo di dare risposta alle esigenze che nascono da un nuovo concetto di ospitalità.
La collezione 2017 di Moroso appaga vista e tatto: da una parte si ha la percezione di osservare prodotti unici ma allo stesso tempo familiari, dall’altra emerge la sofisticata competenza tessile e il know-how artigianale e sartoriale che contraddistingue il brand. A completare questo percorso pieno di attitudine creativa non possiamo non citare l’allestimento della fiera curato da Patricia Urquiola: il tema è l’arte dell’intreccio e della tessitura. La scelta dei materiali e dei colori riconfermano il linguaggio essenziale: rosso, blu, “cartone” e mdf grezzo, ferro verniciato e corda. Protagonisti dello spazio sono i telai che, grazie ad un gioco ottico di linee orizzontali e verticali, creano piccoli box contenenti i prodotti.
Nella gallery troverete le foto dello stand ma anche il progetto presentato nello showroom in via Pontaccio: “SOS” -Save Our Souls del giovane Achilleas Souras. Save Our Souls è un’installazione dalla forte valenza sociale, costruita e assemblata con centinaia di giubbotti salvagente recuperati dalle coste dell’Isola di Lesbo, abbandonati dai migranti al loro arrivo.
Design in pillole
Non possiamo non citare gli autori della nuova collezione Moroso: Patricia Urquiola, Doshi Levien, Ron Arad, Gordon Guillaumier, Tord Boontje, Nendo, Benjamin Hubert, Anne Timerman e Eugene Timerman, David Weeks, Martino Gamper, Marc Thorpe, Scholten & Baijings ed Edward van Vliet. Tra questi anche importanti architetti come AL_A Studio o grandi artisti contemporanei come Olafur Eliasson che ha presentato l’anteprima di un progetto nato per un’installazione che verrà presentata dall’artista alla prossima Biennale di Venezia.
Credits Immagini: Fiera – Courtesy of Press Office
Showroom – Alessandro Paderni