Milan Fashion Week last days: l’eleganza regna sovrana

L’eleganza ha fatto da regina durante le ultime sfilate della fashion week…

La prossima stagione autunno/inverno si conferma sobria, romantica, e anche un po’ nostalgica del passato. Si tratterà di un vero e proprio bagno d’autunno, se vestiremo come hanno proposto Antonio Marras e Trussardi, con grandi quadri e fiori, tessuti importanti, pois e pizzo, per il primo, e con un tripudio di marrone e burgundy per il secondo.

Tanta raffnatezza e brown anche da Bottega Veneta, che, aggiungendo alla tavolozza dei colori il giallo e l’arancio, ha fatto sfilare cappe shapeless e cappotti dalle ampie spalle, e da Ferragamo, dovesono stati protagonisti abiti dalle linee pulite, scevri da fronzoli, e morigerati nelle lunghezze.

Sulla stessa scia, ma con una svolta retro’, sono le collezioni di Missoni, che alle righe ha preferito i quadri realizzati con diversi colori, ma senza eccessi, e da Marni, che ha giocato con abiti longuette e denim a vita alta. Ispirazione etnica, e, talvolta, ridondante, da Stella Jean, che ha creato una passerella di stampe, tessuti, fantasie e animalier.

Ha aleggiato un tocco di romanticismo, invece, nelle sfilate di Blumarine, Philosophy di Lorenzo Serafini e Ermanno Scervino. E, se Blumarine accompagna la propria diva raffinata ed elegante, con delicati tocchi di colore, leggerezze nei tessuti, e tanto rosa, Philosophy si ispira agli anni cinquanta, con punto vita ben in vista, abitini e cappotti corti in bianco, nero e azzurro.

Scervino, aggiunge il rosso corallo, nuance desueta in inverno, ma perfetta nei suoi abiti di pizzo, e il bianco, il blu e l’azzurro per eleganti completi pantaloni.

 

Elisa Ricci

Credits Immagini: Courtesy of Press Offices, Elle IT

Dior VIII Grand Bal Plume – Chinese New Year edition

[metaslider id=20381]

 

Dior celebra il nuovo anno Cinese e decide di farlo con qualcosa di speciale.

Per l’anno del Gallo, la maison francese ha creato una speciale edizione limitata del Dior VIII Grand Bal Plume. Combinando tutta la maestria dell’alta orologeria e il glamour dell’Haute Couture, il Dior VIII Grand Bal ha un cinturino in pelle rossa di coccodrillo e una cassa d’acciaio, il quadrante è impreziosito da piume bianche che rimandano al twirling di un abito da ballo, grazie anche ad un movimento automatico esclusivo, il Dior Inversé 11½. Il fondo del quadrante è in oro giallo che degrada verso il rosso, mentre piccoli diamanti sono incastonati tutto intorno al quadrante.

Dior VIII Grand Bal Plume – Chinese New Year edition sono realizzati in solo ottantotto pezzi esclusivi, disponibili sul sito del brand. Un modo extra lusso di festeggiare un nuovo inizio.

 

 

Cristina Izzo

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

Best Dressed Of The Week – Speciale Oscar 2017

La notte degli Oscar é finalmente giunta e ha riservato moltissime sorprese.

Il Dolby Theathre è stato il palcoscenico per la consacrazione di Emma Stone nell’Olimpo delle Migliori Attrici, grazie alla sua spettacolare interpretazione in La La Land. A bocca asciutta resta Ryan Gosling, suo partner nel film, mentre viene premiata l’interpretazione intensa di Casey Affleck per Manchester by the sea. Nonostante le 14 nominations,La La Land porta a casa solo 6 statuette e grazie ad un curioso ed ilare siparietto,il film di Damien Chazelle (Miglior Regista) vede sfumate l’Oscar come Miglior Film in favire dell’applauditissimo Moonlight, vera perla cinematografica della stagione ( per conoscere tutti i vincitori cliccate su Academy Awards –  The Winners).

Jimmy Kimmel ha condotto la serata con il suo stile ironico e asciutto, e non ha certamente risparmiato le frecciatine al presidente Trump, bersaglio di tutte le critiche della serata.

Per scoprire tutti i look dal red carpet, non perdete la Gallery.

 

Cristina Izzo

Credits Immagini: Courtesy of Press Offices, Harper’s Bazaar UK

Tinder o Non Tinder: questo è il problema

Tinder è una delle dating App più utilizzate del momento. Un fenomeno in crescita costante che sta influenzando la qualità dei rapporti interpersonali.

Nell’era dei social una carezza diventa un like, gli affetti personali vengono etichettati con uno status ben preciso, la popolarità è pari al numero di amici su Facebook.

“In fondo, sono l’espressione ultima della società del capitalismo neo-liberale che ci vuole tutti profilati, quantificati, veloci consumatori ed efficienti produttori di valore immediato”, per dirla con la sintesi di Giovanni Boccia Artieri, sociologo dell’Università di Urbino.

Tornando a Tinder… Incuriosita da chi lo ha già sperimentato, ho deciso di immergermi nei meandri di questa dating app per 48 ore. Il risultato? Se la vita fosse Tinder avrei innumerevoli amanti, drink e cene pagate, weekend al mare e molto molto altro. Il meccanismo di “matching” (contatto tra persone affini) è semplice e disimpegnato: se ci piace qualcuno, mettiamo like sul profilo con la speranza di essere ricambiati.

La domanda è: che tipo di uomo rischiamo di incontrare su Tinder?

1. Il Poeta
“Fin da piccolo invidiavo il cielo perché conosceva la stella più bella ma ora è il cielo ad invidiarmi perché conosco io la stella più bella e quella stella sei tu”………..

2. Lo Sportivo
Se non pratichi almeno cinque sport il consiglio è di passare avanti perché le maratone, la boxe, il trekking, il surf, il ciclismo e il canottaggio saranno solo alcuni dei passatempi preferiti che vorrebbe condividere con te.

3. L’Artista
Una razza pericolosa, il genio (spesso incompreso)costantemente tormentato dalla vita e dalla profondità dei suoi pensieri. Lui ha il suo mondo, il resto è noia.

4. Il “Flamboyant”
Definitosi tale autonomamente, il flamboyant è un essere simpatico ma molto diretto “Cerco una ragazza con cui divertirmi, a te la scelta”.

5. Il giocherellone
Forse il peggiore fra tutti, esordisce con frasi come “Hai lo stesso nome della mia nipotina” (Rossella è un nome abbastanza comune). Cerca di ingannarti parlando del più e del meno ma il suo scopo è uno soltanto: dar vita a strane fantasie sessuali. Attenzione!

6. L’amico
Guarda le tue stesse serie tv? Avete gli stessi gusti musicali? Stessi sport? Stesse passioni? Ottimo, è l’amico ideale!

Questa è una sintesi ironica della mia esperienza ma d’altronde non si fa di tutta l’erba un fascio. A voi la scelta: tinder o non tinder?

Rossella Alfani

Credits Immagini: Google Images

MFW 2017: tra classicità e modernità

La tendenza dei designer alla Milano Fashion Week di quest’anno è stata di rileggere ed esaltare il background delle proprie maison, ripercorrendo in chiave attuale e moderna la tradizione passata e il proprio DNA.

Tra i brand che meglio hanno saputo coniare passato e presente di sicuro primeggiano MaxMara, Fendi e Prada.

Max Mara scandaglia l’essenza più profonda del design minimalista, esaltando lo stile e la creatività italiana che hanno fatto la storia della moda. Tailleur sartoriali, ampi pantaloni da abbinare a felpe in cachemire, e cappotti avvolgenti  abbracciano semplicità e lusso.

Anche Fendi e Prada optano per una collezione essenziale e un lusso frutto dell’alta sartoria. Per il brand romano Karl Lagerfield arricchisce le geometrie degli abiti con intarsi di preziose pellicce sulle lunghe maglie e sui cappotti maschili.  E attraverso le foglie autunnali che si posano su camicie in seta, gonne e lunghi abiti in chiffon celebra il savoir- faire artigianale.

Miuccia Prada segue la scia di Lagerfield omaggiando uno sfarzo esibito su capi modesti.  Una collezione dove trionfa il velluto millerighe, trasformato in pelliccia preziosa, la pelle vintage e infine i fiori astratti che infondono un tocco poetico e romantico ai maglioncini d’angora.

Più eccentrici e legati al retrò sono invece Moschino e Vivetta, che celebrano gli anni ‘40 e fanno uso di stampe e colori sopra le righe e originali.

La  donna di Les Copains, è invece più sobria e rappresenta una ragazza che indossa capi ispirati al mondo del college. A dare movimento al look ci pensano le lunghissime sciarpe, che avvolgono il collo, e le calze sportive, abbinate sia all’abito leggero nude sia al caban maschile blue navy.
Federica Bonetti

Credits immagini: Vogue Runway

Milano Fashion Week – mix and colors

Diamo uno sguardo a quelle che sono le ultime novità dalle passerelle di milano, in questo sabato di fine febbraio, per carpire le tendenze della prossima stagione autunno/inverno.

Byblos in un mix di poderata eleganza ed equilibrio tra black e grafismi colorati sui toni dell’arancio, giallo, azzurro, qualche stampa seventies il tutto senza eccessi nei tagli nelle lunghezze e nelle trasparenze. Stupisce Diesel Black Gold per il rigore e il total color, che sia nero o marrone, vestendo una donna austera anche quando osa un tocco sporty. Tendenzialmente, è coperta da lunghi soprabiti, dai quali s’intravedono le maniche dei sottogiacca, rifiniti da guanti e manicotti, e, raramente, da un po’ di pelliccia.

Si danno al total color anche Emporio Armani, e Krizia, entrambi giocando col black and white. I due colori sono usati per creare grafismi, o arricchiti da rosso, rosa, e blu cobalto, nel primo caso, per creare look monocolore o fare da base a raffinati disegni nel secondo.

In tutt’altra tendenza vanno i modelli di Etrò, realizzati con le inconfondibili fantasie della maison, arricchite da un tocco di vintage anni novanta, tanto colore e mix di stampe differenti creano look che talvolta stravolgono i canoni dell’uso comune, arrivando addirittura a creare un effetto pachwork.

Tod’s si riconferma pioniere dell’eleganza, vestendo una donna molto raffinata anche quando veste informale.

Tanto bianco, marrone e nero sono i protagonisti. Gli outfit prevedono pantaloni aderenti e stivali che ricordano le divise da cavallerizza, abiti e completini in pelle lavorata a taglio vivo, evocativi degli anni settanta.

Total black per Versace, nella cui sfilata compaiono pochi sprazzi di arancio e blu, nei bordi e negli interni di abitini e cappotti.

Le trasparenze e le leggerezze sono state e protagoniste della sfilata di Vionnet, grande debutto di questa fashion week, che non ha certo deluso gli amanti del marchio. Abiti che ricordano pepli e tuniche hanno riempito la passerella, accanto a maxi maglie, grandi righe e pailletes, cappotti di pelliccia e finanche denim a zampa ampissima. Insomma, un vero e proprio grande ingresso.

 

Elisa Ricci

Credits Immagini:Elleit

Pinko presenta la nuova linea P_Jean

Il secondo giorno della Milano Fashion Week è stato scandito da numerosi eventi. Tra questi spiccava in via Montenapoleone la boutique PINKO, che ha presentato la nuova linea P_Jean: un omaggio agli anni del pop, del grunge e dell’alternative electro-music.

La collezione AI 2017/2018 nasce da un attento studio sul denim che rappresenta il tessuto simbolo della linea. Strutturato, uniforme, vissuto, complesso, lavorato e strappato. La parola d’ordine è vestibilità over: denim, camicie di flanella e t-shirt stampate, cardigan jacquard e felpe con inserti in PVC. Diversi strati che creano volume e materia allo stesso tempo. Completano la linea tronchetti in pellame invecchiato, vernice e velluto, creepers o stivali cuissard in denim.

Pietro Negra, presidente di PINKO dichiara: “[…] Street couture e innovazione sono, oggi, elementi cardine del nuovo concetto di lusso e di moda. P_Jean li interpreta presentando una collezione completa, la cui chiave di accesso non è solo il potere d’acquisto ma l’affinità culturale con il cliente.”
Il guardaroba P_Jean rispecchia l’anima di PINKO e ne arricchisce il valore: una linea sempre più cosmopolita che non perde di vista il cliente. Un plauso a P_Jean!

 

Fiammetta Gamboni

Credits Immagini: Courtesy of Press Office 

Coach arriva a Milano: ha aperto il primo flagship store italiano

Dallo scorso 10 febbraio è finalmente aperto in Italia il monomarca di Coach, iconico e amato brand americano, che, proprio quest’anno, festeggia ben 75 anni.

Lo store, disegnato da Stuart Vevers, creative director di Coach, e da William Sofield, stimatissimo architetto, è stato aperto in via Montenapoleone 19.Si stende su una superficie di 1650 metri quadrati in cui s’incontrano pareti in cemento e granito rosa, un pavimento di mattoni, uno splendido ascensore in vetro e tappeti colorati, opere d’arte e poltrone in pelle.

Stuart Vevers, a proposito di questa nuova location italiana del marchio ha raccontato:”Questo negozio è unico… durante la ristrutturazione abbiamo ritrovato elementi dell’architettura precedente e abbiamo deciso di incorporarli nel nuovo progetto mischiando passato e modernità. Il risultato rispecchia la nuova filosofia di Coach: autenticità, personalità e sorpresa.”

Lo hanno seguito le dichiarazioni entusiaste del presidente di Coach Europe Andrew Stanleick, il quale ha ribadito:“Siamo felici della nuova boutique di Milano, una delle capitali indiscusse della moda…Siamo sicuri che il negozio diventerà un punto di riferimento per tutte quelle persone che da sempre amano gli accessori e i capi di Coach.”

Nel flagship store, oltre alle collezioni donna e uomo ready to wear e accessori, è stato allestito un particolare Craftstman Bar. Si tratta di un corner dedicato alla pelletteria del brand dedicati alla cura, personalizzazione e riparazione degli accessori.

L’opening è stato festeggiato con un Party al Bar Basso, storico locale milanese, con un evento che ha coinvolto ospiti da tutto il mondo, pronti ad una serata a base di disco music e lusso.

 

Elisa Ricci

Credits Immagini: Vogue IT

MFW – Highlights Day 1

Si parte ufficialmente con le passerelle dedicate alla Milano Fashion Week.
Grandi nomi del fashion sfileranno le collezioni donna per l’autunno-inverno 2017/18 ma anche marchi emergenti.
Gucci lancia un inno alla natura con coleotteri, scarabei, ninfee, coccinelle, foglie, api, scoiattoli, aquile, rane, papaveri e tanti altri soggetti meravigliosi seguito da Francesco Scognamiglio che propone abiti in organza lavorati con microtagli, che si aprono mostrando macchie di colori e di cristalli, come i motivi che decorano le ali delle farfalle, citate anche sotto forma di stampa digitale nelle bluse di seta ricamate con borchiette.

Da Alberta Ferretti debutta per la prima volta il velo islamico. La modella somalo americana Halima Aden sfila indossando l’hijab. Anche Fausto Puglisi rivendica la sua estetica, e per farlo manda in passerella una collezione estremamente personale con palesi riferimenti, da Pasolini allo Young Pope di Sorrentino. Fay mette in pista una donna British austera, con accenti maschili. I capi simbolo della collezione sono ispirati agli anni novanta con cappotti dai volumi oversize in contrasto a gonne e pantaloni che sottolineano la silhouette.

Giulia Marani porta avanti le orme delo stilista Angelo Marani scomparso da qualche mese.  I suoi abiti hanno tessuti preziosi e fantasie colorate che da sempre fanno sognare le donne di tutto il mondo.

 

Rossella Alfani

Credits Immagini: Vogue Runway

LE DANGEROUGE – un successo italiano

Francesca Zambito, creatice del brand Le Dangerouge, presenta con un video speciale le sue creazioni , fatte di lavoro e passione che hanno dato vita al suo brand. Brand che già da tempo ha conquistato la simpatia di numerose celebrities come Nina Zilli ed Irina Shayk.

Diretto da Alex Caroppi, nel video vediamo la designer concentrata nel suo lavoro creativo dove l’artigianalità è alla base delle creazioni e dell’ispirazione di Le Dangerouge. La musica è stata realizzata da Gigi Traverso e accompagna la sequenza delle immagini, fino a diventare incalzante quando l’attenzione si sposta sulla vera protagonista: la“catena”, simbolo e marchio identificativo del brand,oggi noto e riconoscibile dagli appassionati di moda di tutto il mondo,

La catena firma ogni creazione Le Dangerouge e diventa leit motiv, quasi ossessivo, della seconda parte del video con due giovani attori, Costante Campanino e Caroline Frola, che esprimono tutta l’energia e la positività del brand made in Italy. L’idea stilistica della catena vanta numerose imitazioni, ma solo Le Dangerouge è l’originale.

Maria Grazia Pitrelli

Credits Immagini&Video: Courtesy of Press Office

ZEITGEIST ospita ABSIDEM, la nuova collezione di accessori bondage

ZEITGEIST, atelier Milanese di fragranze artistiche, oggetti e accessori di design, è lieto di ospitare ABSIDEM.

ABSIDEM è la nuova collezione di accessori fashion a tratti illuminata  da dettagli Swarovski che trae ispirazione dalla cultura bondage. Una linea elegante e sensuale realizzata con i migliori pellami e valorizzata dall’arte manifatturiera Italiana.
L’idea del gioco è alla base della filosofia ABSIDEM, portando in superficie la sensualità della vita quotidiana.

Zeitgeist propone una combinazione di oggetti contemporanei tra i più cool e la miglior selezione internazionale di profumi, marchi di skincare e make-up, accessori fashion e oggetti di design high positioning.

Rossella Alfani

 

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

Il romanticismo ribelle di Blumarine per la SS2017

Apre oggi i battenti la Milano Moda Donna e in attesa di vedere la collezione autunnale di Blumarine, il brand italiano svela la sua nuova campagna pubblicitaria per la Spring Summer 2017.

Scattata da Luigi & Iango presso gli Spring Studios di New York, la campagna vede protagonista la modella Sara Sampaio, scelta per la sua capacità di incarnare tutta la delicata e sofisticata sensualità della collezione. E non solo. La campagna sottolinea il mood dell’intera linea e del brand, mettendo in luce tutta la sicurezza e l’indipendenza della donna moderna, cosmopolita, che affronta sicura la vita, ma non per questo tralascia la sua delicatezza e grazia. Queste due caratteristiche fanno si che il romanticismo del brand si incanali in una forma di sensualità carnale ma riflessiva.

Realizzati su uno sfondo color terra e in un’atmosfera asciutta, la campagna Blumarine si contraddistingue per il suo immediato realismo. Non perdetevi il video della campagna qui.

 

 

https://www.youtube.com/watch?v=6x-hGVYh3Bs

Cristina Izzo

Credits Immagini&Video: Courtesy of Press Office

LFW e NYFW: gli In&Out dello street style

E’ arrivato il momento di tirare le somme e cominciare a stilare un bilancio di quello che ci è piaciuto e quello che proprio non volevamo vedere, indossato dagli street- styler di Londra e New York, durante le Fashion Weeks.

Perché, si sa, la moda non è solo quella dello show, anzi, le tendenze più in voga sono quelle che si concretizzano indossate da blogger, giornalisti e fashion addicted, in giro per strade e locali. Sebbene il mood dominante sia sporty- luxury, con felpe e sneakers come grandi protagoniste, anche nelle occasioni importanti, voglio spezzare una lancia a favore di un capo, che sta dall’altro lato della barricata: il cappotto.

Lungo, spesso lunghissimo, è stato lui l’altra grande new entry, abbinato anche alle famigerate felpe, non è mancato in nessun look. Si tratta di un capo che, ormai svincolato dal vecchio cliché, che lo legava solo a capi elegantissimi, è stato riproposto come passepartout, indossato sia con abitini e stivali, sia con jeans e sweaters, denim delavè e strappati, maglioni e maxipull. Pollice in alto anche per il definitivo ritorno del chiodo, anche imbottito per arginare il freddo, del tacco largo e delle punte quadrate, dei look comodi e un po’ underground.

Ma, come di consueto, qualche eccesso non è mancato, trasformandosi in una vera e propria caduta di stile. Bocciatissime le comode, ma altrettanto inadatte, ciabatte modello clogs, anche nella versione luxury con pietre. Resteranno, sempre e comunque, un capo da uso domestico. Le seguono a ruota i jeans eccessivamente strappati, tanto da lasciare le gambe completamente nude, i piumini extralarge, e le giacche indossate con una spalla scoperta: l’effetto non è chic, ma sembrano, semplicemente, un capo mal indossato.

Potete vedere questo, e molto altro nella gallery.

 

Elisa Ricci

Credits Immagini: Elle, Grazia IT

 

BURBERRY FW17 – un omaggio all’artista HENRY MOORE

Burberry chiude col botto la settimana della moda londinese.

Nella scenografica cornice della Maker House, sulle note della voce vibrante di Anna Calvi,il brand britannico celebra la sua partnership con la fondazione Henry Moore, noto artista britannico che ha influenzato il lavoro del Direttore Creativo e CEO Christopher Bailey. La collezione, la seconda  “straight-to-consumer” del brand, si compone di look per lei e per lui, con 78 cappe d’alta moda in edizione limitata. Tutta la collezione presenta un mood unisex costruito e realizzato intorno alle dimensioni e alla forma delle sculture elementari di Moore, attraverso texture e dettagli realizzati a mano. Trench, giacche, camice vengono costruite e decostruite per avere nuova vita e forma. Non mancano vivaci stampe che rimandano ai disegni tratti dall’archivio della Henry Moore Foundation.

Ogni cappa presentata ha un un suo nome specifico ed è disponibile per ordini speciali; saranno inoltre parte di una mostra itinerante che viaggerà per tutto il mondo, toccando città come Parigi, Tokio e Los Angeles. Per tale speciale collezione, Burberry ha chiamato in passerella i “suoi” modelli, fra cui gli interpreti dell’ultima campagna Amber Witcomb, Elfie Reigate, Ella King, Myles Dominique, Nora Attal e Tom Fool.

A fine sfilata, Bailey ha dichiarato:” E’ un momento importante avere felicità nel proprio lavoro, credere in qualcosa. Io credo in questo, ho creato questo con assoluta passione e integrità per qualcuno che ho amato e ammirato per tutte a la mia vita“.

Passione, arte e moda racchiusi in 78 look che hanno segnato un altro indimenticabile capitolo nella lunga storia di Burberry e della moda.

Cristina Izzo

Credits Immagini&Video: Courtesy of Press Office

London Fashion Week – The Great Finale

Una nuova settimana comincia mentre la London Fashion Week volge al termine.

La prossima stagione fredda non sarà monotona, ne cupa o triste, perchè il comune denominatore per le sfilate è il colore. Per Antonio Berardi, il colore serve a rallegrare giacche dal mood pratico e sportivo abbinate ad abiti e completi che si distinguono per l’alta sartorialità, così come Pringle of Scotland che punta tutto su completi pelosi abbinati a cappe dai tagli trasversali, mentre per Christopher Kane il colore è visto nei suoi toni pastello per le stampe floreali per camice e pantaloni dal mood classico e rilassato, ma anche per abiti da sera che sembrano cuciti addosso.

Shrimps colora le sue pellicce ecologiche che coprono abiti all’apparenza molto bon ton, in realtà molto trasparenti, Erdem ci gioca rendendo vivaci e fluidi i suoi abiti impreziositi da dettagli ricamati e abbonda con pizzo e fiori. ed Osman punta su abiti lucidi dai fronzoli coloratissimi. Roksanda dedica la sua sfilata allo scomparso Richard Nicoll, e punta sul satin colorato per jumpsuit e abiti dalle silhouette definite dai dettagli preziosi e giacche oversize.

Nel campo degli accessori, dominano gli altissimi sandali incrostati di pietre luccicanti e colorati, e i cruissardes argentati di Sophia Webster, le borse dal sapore vintage di Charlotte Olympia, rese uniche dalle stampe di personaggi di vecchi film, stampe di vecchi giornali per scarpe dal tacco dorato, passando per sandali e borse con dettagli pelosi e stampe maculate.

Cala il sipario su Londra, e si tira un sospiro di sollievo per i trend per il prossimo autunno. In attesa di Milano.

 

Cristina Izzo

Credits Immagini: Vogue UK

I gioielli di Francesca Mo alla mostra ‘Scatenata!’

Da domani la mostra ‘Scatenata!’, inaugurata a Homi 2017 e curata da Alba Cappellieri, si sposta alla Fondazione Stelline, nel cuore della città meneghina.

In esposizione, tra gli oltre 150 gioielli, anche gli orecchini della collezione ‘Lilliput’ di Francesca Mo, architetto e designer da anni nella gioielleria d’autore. Gli orecchini “Lilliput” sono realizzati con un filo d’oro bianco o giallo sottilissimo che rende l’accessorio delicato e leggero. Sono composti da 2 fino a 7 rettangoli o quadrati incatenati tra loro e indossando la lunghezza preferita si ha la sensazione che le simmetrie del volto siano valorizzate al meglio. Nel corso degli anni Francesca Mo ha partecipato a numerose mostre e presentato le sue collezioni scandite da un filo conduttore: l’immaginifico infantile raccontato dalla mano adulta. Oggi i suoi gioielli è possibile trovarli alla Galleria Subert, al JVstore di Jannelli&Volpi, a Villa Panza, nello shop del Grand Hotel Le Sirenuse e nel fashion/design store Salt in Venice, California.

 

Il design in pillole

La mostra ‘Scatenata!’ sarà aperta dal 21 febbraio al 5 marzo 2017 in corso Magenta 61, Fondazione Stelline
Chi ha già avuto il piacere di visitarla racconta di un percorso avvincente e scatenato che dimostra come da un semplice elemento funzionale possano prendere vita gioielli straordinari
La mostra ‘Scatenata!’ è curata da Alba Cappellieri, docente di Design del Gioiello e dell’Accessorio al Politecnico di Milano
Gli oltre 150 gioielli della mostra sono stati selezionati per tecniche orafe antiche o tra le più avveniristiche tecnologie

 

Fiammetta Gamboni

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

Best Dressed Of The Week

In attesa degli Oscar, i red carpet si spostano in Europa e così anche il Best Dressed Of The Week.

Tra i film presentati, tiene banco The Lost City Of Z, che annovera tra i suoi protagonisti Charlie Hunmann, e il duo britannico Sienna Miller e Robert Pattinson. E proprio questi ultimi due catturano i flash. Se Pattinson conquista nei suoi completi firmati Dior Homme ( di cui è volto) alla Berlinale, la Miller seduce con giochi di trasparenze del suo Dior a Berlino, mentre  punta sul fascino di un look total white alla premiere londinese del film.

Protagonista del red carpet è anche Blake Lively, che dopo aver conquistato i front row delle sfilate newyorkesi, domina  all’evento di L’Oreal Paris, di cui è volto e Ambassador, nel suo romanticissimo abito firmato SemSem.

Scoprite questi e molti altri look, ora nella Gallery.

 

 

Cristina Izzo

Credits Immagini: Courtesy of Press Offices, Vogue UK

London Fashion Week – Highlights Day 3

Una domenica impegnativa per la moda londinese, dove molti grandi nomi sono scesi in passerella.

Nessuno tradisce i trend presentati nei primi due giorni ma si aggiunge un ulteriore tocco più glam e cosmopolita. Per il giorno si punta su una eleganza semplice, pratica, dove il colore rompe la monotonia di classici completi pantalone ( Margareth Howell),il color blocking vivacizza abiti dai tagli asimmetrici con e senza maniche (Roland Mouret) le silhouette assumono un mood sportivo per pantaloni e maglia, maglioni con stelle ricamate in rilievo e abiti dalle linee drappeggiate ed ampi tagli laterali (TOGA), il denim è il passpartout ed reso chic da dettagli e giacche (MM6 Maison Margiela).

In questi tempi incerti, qualcuno volge lo sguardo al passato, con atmosfere e design dal sapore vintage, grazie a cappotti e abiti quadrettati old style, abiti in seta svolazzanti e inusuali abiti crochet colorati (Mulberry England), altri mixano stampe quadrettati e stampe floreali su camice con ruches  nei colletti e nei polsini e persino negli scolli di abiti leggerissimi (Preen by Thornton Bragazzi).

Altri grandi must dalla passerelle sono le pellicce e la pelle. C’è chi usa le prime come pannelli in rilievo di giacchine corte e cappotti abbinati a short metallici, il tutto contornato da dettagli di cuori e catene glitterate per le borse (Anya Hindmarch), chi li impiega come maniche di giacche dalle spalle ampie, come colli per completi giacca/pantalone e dettagli per mini abiti dalle stampe cattura sguardo per il loro effetto luccicante e optical ( Mary Katrantzou), e chi le reinterreta in maniera giocosa e colorata per cappotti oversize che nascondono abiti dai colori vivaci (Topshop Unique).

La pelle trova spazio per la sera, per gli eventi mondani, e diventa raffinata per mini dress dall’orlo asimmetrico in pelliccia e abiti con profondi scolli a V (David Koma), mentre altri la reinterpretano in chiave più rock and roll per giacche imbottite, gonne lucide dagli ampi spacchi e shorts da biker (Versus Versace). Ma per le amanti del glam più tradizionale non c’è da preoccuparsi: abiti scintillanti che scivolano morbidamente lungo il corpo sono il loro must have di stagione, alcuni portabili anche con camice di seta sotto (Temperley London).

L’importante è sapere con quale sfaccettatura della moda si vuole giocare e, soprattutto, dove si sta andando.

 

 

Cristina Izzo

Credits Immagini: Vogue UK

London Fashion Week – Highlights del Day 2

Il secondo giorno della London Fashion Week mette a fuoco un trend per la prossima stagione: le stampe floreali.

Per citare Miranda Priesley, protagonista del Diavolo veste Prada, “fiori a primavera? Originale”. Gli stilisti quindi decidono di rendere più dolce la prossima stagione fredda e rivestono i lori capi di fiori: c’è chi li applica su cappotti dal mood militare e abiti aristocratici con dettagli di pelliccia (Simone Rocha), chi opta per maxi dress vintage trasparenti ( Emilia Wickstead), chi propende per stampe più tropical su abiti lunghi, gonnelloni abbinati a gilet immacolati (Markus Lupfer), chi come Mimi Wade riveste abiti sottoveste, con rouches che li rendono frou frou ( Fashion East).

Ma le stampe floreali non sempre sono sinonimo di romanticismo. C’è chi li interpreta in maniera più gioiosa, reinterpretandoli ad abiti che sembrano usciti dal mondo di Barbie e Hello Kitty, con dettagli di perle, catene e pellicce colroate (Ryan Lo).

A spezzare il mood floreale, ci pensano abiti sexy, glam e scintillanti, adatti per il red carpet, con tagli in vita e spacchi vertiginosi (Julien Macdonald), eleganti abiti da giorno e da sera dal mood rilassato abbinati a slippers ( Jasper Conran), maglie lunghe indossate come mini dress che scivolano morbidamente sul corpo in tessuti metallici, così come i dettagli delle bluse e delle gonne  (J.W.Anderson), camice a righe, destrutturate e asimmetriche (palmer//harding), passando infine per mix and match di felpe e gonne ampie in tulle colorato (Molly Goddard) e austeri completi pantalone, abbinati ad ampie pellicce o cappotti oversize in tessuti lucidi, ma tutto all’insegna del dark (Gareth Pugh).

Per tutti gli stili e gusti, anche quelli più incontentabili.

Cristina Izzo

Credits Immagini: Vogue UK

Credits Video: BFC Youtube Official

Arriva al cinema la Beata Ignoranza di Massimiliano Bruno

Uscirà nelle sale fra pochi giorni, il 23 febbraio, il nuovo film di Massimiliano Bruno dal titolo Beata Ignoranza.

Torna di nuovo al cinema una storia, dove l’ambiente scolastico è il luogo in cui si svolgono le vicende dei protagonisti, Marco Giallini e Alessandro Gassmann. Entrambi interpretano il ruolo di due professori di liceo, che da giovani erano stati amici, e, che, a causa dell’incarico ricevuto nella stessa classe, sono costretti a convivere lavorativamente.

Si tratta di due persone completamente diverse: Ernesto, interpretato da Marco Giallini, è un docente rigoroso, conservatore e avverso al pc, mentre Filippo, interpretato da Alessandro Gassmann, è un eclettico open mind accanito frequentatore di social network. I due dovranno stravolgere i loro stili di vita e, quasi, scambiarli, ed il risultato sarà inaspettato e divertente.Nel cast ci saranno anche Carolina Crescentini, Valeria Bilello, Teresa Romagnoli, e Luciano Scarpa, per citarne alcuni.

Una simpatica commedia che potremmo gustarci, magari il prossimo fine settimana.

Elisa Ricci

Credits Immagini: Mymovies.it

Credits Video: 01Distribution Youtube Official

Share