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Giunti al giro di boa della Paris Fashion Week, diamo un’occhiata alle sfilate di questi giorni.
Nina Ricci ha trasformato le passerelle in una passeggiata nel deserto. Lunghi abiti ispirati alle divise degli esploratori, sahariane reinventate e cappelli con visiera, sono stati gli inaspettati protagonisti. Il beige, il giallo, il color polvere e, finanche, il nero sono le tonalità prescelte.
Il colore ha fatto da padrone da Emanuel Ungaro, che ha giocato con i pois e gli accostamenti cromatici di tinte forti. Sulle superfici lucide dei taffeta’, fantasie astratte e fiori hanno realizzato un divertente, quanto affascinante, effetto. Il marchio ha preferito silhouette arrotondate nelle tute intere, sbracciate, e negli abiti. Più romantico Loewe, la cui sfilata ha oscillato tra romantici abiti,anch’essi tutti fiori e balze, e completini con pantaloncini e bluse, dal taglio chic-easy wear.
Alexander Mabille vestira’, invece, la donna della prossima estate come una fatina contemporanea. Tra balze e cotone azzurro, bianco e blu, hanno calcato il catwalk modelle rivestite di dettagli floreali. Il marchio non risparmia nemmeno la gran sera, dove composizioni di rose fanno le veci delle spalline negli abiti. Il design concreto, abbellito da alementi della flora, ha creato la sensazione di vedere eteree fatine urbane.
Credits Immagini: Vanityfair IT