“E se domani”, l’interessante trasmissione di Raitre coordinata da Massimiliano Ossini che in prima serata ogni sabato esplora il futuro, il 2 febbraio ha mandato in onda un  servizio di “moda” a cura di Alessio Jacona.

Una moda però tutta particolare, adatta ad un futuro prossimo venturo, dove il cotone diventa tecnologico e gli abiti diventano intelligenti. Presso il Dipartimento di ingegneria elettrica ed elettronica dell’ ‘Universita di Cagliari hanno creato il prototipo di una  tuta da pompiere dotata di sensori di temperatura, gas, accelerometro, e monitoraggio dei battiti cardiaci.

Unico handicap l’ingombro di cavi e sensori. Da ciò l’idea di ricorrere alle nanotecnologie per tessere negli abiti i sensori stessi ed i circuiti. Così l’Università di  Cagliari, in collaborazione con  l‘Università di Bologna ed il Cnr sta sperimentando un nuovo tipo di cotone, intessuto di micro sensori.

Ed ecco così tessuti che schermano le radiazioni al fine di evitare l’impatto elettromagnetico ed una maglietta  che controlla la temperatura corporea e i  cui sensori e cavi sono trasformati in tessuti per renderla leggera.

Sono allo studio tessuti riscaldanti che potranno cancellare i cambi di stagione. Si potranno così abbandonare pellicce e piumoni.  Interessante la tshirt biodegradabile che sarà venduta a 2€ e che ridurrà l’impatto ambientale, dato il minor consumo di acqua per la sua confezione e per il suo lavaggio.

Lo stilista americano Troy Robert Nachtigall, docente dell’Istituto europeo del design di Firenze e lui stesso designer, ha presentato un cappellino da montagna utile e giocoso ed un corpetto luminoso da moto che protegge il pilota monitorando curve e pericoli.

Moda e tecnologia, come afferma Nachtigall, debbono procedere lungo lo stesso cammino.

Maria Eugenia Panzera