Si aprono oggi con Gucci ed Alberta Ferretti le danze della settimana della moda milanese.
La sfilata di Gucci si è aperta con tagli squadrati ed eleganti che rievocavano la donna-manager degli anni ’80 con delle influenze degli anni 2000. Interessante però è stato vedere come la sfilata fosse un crescendo continuo fra la maestosità dei tagli, dei ricami e degli abiti stessi.
Dal corto si è passato al lungo, facendo così diventare la donna del marchio fiorentino una femme-fatale sensuale, accattivante ed assolutamente glamour. Particolari infine sono stati gli accessori creati da Frida Giannini i quali vogliono trasmettere quel lusso orientaleggiante che fa da minimo comun denominatore a tutto lo show.
Tutt’altra storia invece si ha da Alberta Ferretti dove i ricami, il romanticismo e lo spirito Scottish diventano protagonisti indiscussi dell’intera collezione. Anche qui si hanno alcuni richiami all’Oriente, in particolare alla Cina, ma la cosa sorprendente è stata la sartorialità dei capi.
Gradevoli sono stati gli shortdress che alleggerivano questo viaggio onirico compiuto dalla designer la quale voleva trasmettere il suo spirito demi-couture in chiave day-wear.
Ivan Allegranti
Comments by Ivan Allegranti
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