Jean Paul Gaultier vs Tim Blanks

Lo stilista Jean Paul Gaultier si scaglia nuovamente contro Tim Blanks, dopo le recenti critiche di quest’ultimo in merito alla sua sfilata di alta moda.Il giornalista di moda, in una recensione per Style.com, ha scritto della fine dell’era in cui lo stilista Jean Paul Gaultier era da reputarsi “unico erede indiscusso al trono della moda francese”. In questa occasione, inoltre, Blanks non ha mancato di criticare la scelta per il ruolo di indossatrice di Nabilla Benattia, sbarcata dal casting di un reality,  star della televisione francese e definendo questa una operazione di “downmarket”.

Il designer ha scritto una eloquente lettera in risposta a Blanks, postandola anche su Twitter.

Jean Paul Gaultier scrive di comprendere e accettare rispettosamente una inversione di tendenza e di gusto da parte del giornalista verso i suoi nuovi lavori, ma, parallelamente, sottolinea come tali critiche e attacchi siano posti più su un piano personale piuttosto che professionale. Lo stilista conferma la collaborazione con ragazze provenienti dagli ambienti più diversi come uno degli elementi cult nel corso dei suoi eventi, ma sottolinea con altrettanta forza che il definire qualcuno “come di sottomercato”, sia veramente mediocre.

Per il futuro, Jean Paul Gaultier, in gran stile, esorta Blanks, anziché annoiarsi con le sue sfilate, a fare qualcosa di diverso: per esempio rispolverare le sue nozioni di storia della moda cosicchè avrà modo di scoprire che “mille feuille de mousseline” non ha eco in Saint Laurent, ma si ispira ad un abito del 1967 di Nina Ricci in omaggio a Girard Pipard, recentemente scomparso. E per concludere, citando direttamente l’epistola del designer, un ultimo invito a chi lo ha criticato duramente: “se sei nostalgico dei tempi in cui ero considerato unico vero erede al trono della moda francese, compra per favore un biglietto per il mio evento di adesso a Stoccolma e presto a Brooklin e a Londra. Buona visita. Un tuo ‘ex’ della moda. Jean Paul Gaultier.”

La rappresaglia di Gaultier segue le orme Hedi Slimane, che stizzosamente scrisse una lettera aperta al New York Times, a seguito della recensione negativa scritta nell’ottobre 2012 da Cathy Horyn, definendo quest’ultima come una “attaccabrighe di cortile” il cui ordine del giorno è di scarso spessore professionale e perfettamente prevedibile.

Francesca Zocco Pisana