“Sacro Gra”, film documentario di Gianfranco Rosi dedicato al Grande Raccordo Anulare di Roma ha conquistato il Leone d’Oro come miglior film della 70. Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.
Si è così spezzato un tabù in Laguna e per la prima volta un documentario è ammesso a concorso e conquista il Leone d’Oro.
A Cannes il tabù era stato esorcizzato già nel lontano 1956 quando a ricevere la Palma d’Oro del festival francese fu “Il mondo del silenzio”, film documentario diretto a quattro mani dall’oceanografo Jacques Cousteau e da un allora giovanissimo Luis Malle e prima pellicola girata sott’acqua.
La nuova direzione di Barbera al festival veneziano ha così abbattuto il muro dei veti.
Alla cerimonia ufficiale in Sala Grande un Gianfranco Rosi emozionatissimo ha ringraziato la sua ex moglie per averlo convinto a girare il film proprio quando avrebbe voluto lasciare Roma, “Ho iniziato ad amare questa città proprio attraverso il raccordo anulare”. Il regista ha dedicato il Leone d’Oro ai suoi attori, ai personaggi che popolano il Grande Raccordo Anulare, Gra.
Ad aggiudicarsi Coppa Volpi femminile è stata Elena Cotta, l’anziana antagonista alla guida dell’auto intrappolata del film di Emma Dante “Via Castellana Bandiera”.
Elena Cotta è un’attrice teatrale di grande esperienza e spessore. Varcata la soglia degli 80 anni ha accettato il ruolo offertogli da Emma Dante ed ecco il grandissimo e meritatissimo riconoscimento.
La giuria presieduta da Bernardo Bertolucci ha attribuito la Coppa Volpi per il miglior attore a Themis Panou, per il film greco Miss Violence cui è andato anche il Leone d’Argento per la migliore regia, quella di Alexandros Avranas.
Il Gran premio della giuria è andato al cinese Jiaoyou di Tsai Ming-Liang.
Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente è stato attribuito a Tye Sheridan, per il film Joe di David Gordon Green.
Comments by Daniela Gallo Carrabba