No Chanel no Paris.

La donna di Karl Lagerfield della collezione Spring-Summer 2014 è una metamorfosi continua, un altalenante ritorno ai leitmotiv dei “classici” della mitica Mademoiselle Coco mixati da una creatività di un’avanguardia spiazzante.

Si inizia il viaggio e, in una galleria d’arte atemporale, vediamo sfilare una serie di rivisitazioni della “petite veste noire” del 54 che si allunga, accorcia, deforma, perde le tasche; l’immortale collana di perle si deforma sintetizzandosi in due grandi globi bianchi.

Qualche “petite robe noire” non può mancare, ma con un tocco di avanguardia, fra cerniere e scolli/sciarpa.

La donna Chanel è, ovviamente, una donna anche coi pantaloni, indaffarata, piena di borse, pochette o enormi borsoni che paiono voler contenere i quadri e l’arte che la circonda.

Bianco e Nero sono l’ossessione continua, protagonisti assoluti o almeno nei dettagli, come un chiaroscuro fra calzino e scarpa. Ma non mancano rosa, fucsia, varie sfumature di grigio, blu e multicolor. 

L’ultima parte della sfilata è infatti un tripudio della tavolozza, e pare che le modelle siano state usate per testare un pennello maniacale che cerca la perfezione del cromatismo e che segna senza dubbio questa collezione.

Indipendenza dalle tendenze, dai pregiudizi, dagli stereotipi e preconcetti della moda, è quello che ci sfila davanti alla Paris Fashion Week.

Non si può aggiungere altro: la moda passa, Chanel resta.

Immagini: style.com