Dolce e Gabbana ha presentato, a Milano, durante la recente settimana della moda, una collezione ispirata alla barocca Sicilia. “È un filone, quello della Sicilia, che noi stiamo seguendo da diversi anni, ma che, ogni volta, trattiamo con una sfaccettatura diversa” affermano i due stilisti in un’intervista pre-show fatta a loro da Simone Marchetti di” D di Repubblica”. La sfilata è incominciata con l’uscita di Bianca Balti, loro musa per la campagna pubblicitaria di questa estate, che, al pubblico, si è mostrata con una giacca baroccheggiante dai ricami dorati. Così, a poco a poco, le modelle hanno sfilato in passerella con giacche, mantelli e abiti ricamati d’oro che conferivano loro l’effetto maestoso di matrona siciliana. Poi, i due stilisti, hanno cambiato filone e le mannequins sembravano dei quadri settecenteschi in movimento, infatti, i vestiti di questa seconda parte di sfilata, si ispiravano ai quadri religiosi del ‘700 creati appunto dai grandi maestri rococò dell’ Isola italiana. Le stampe richiamavano le figure sacrali del tempo come i putti, gli angeli e i fiori. È stato interessante notare che, fra questi due approcci differenti alla collezione, ci fossero, come distacco, dei classici little dresses di pizzo, tipici di Dolce e Gabbana che, comunque, stavano bene nella cornice barocca del palco del Metropole.

Ogni volta si prova un’emozione diversa nel vedere una sfilata Dolce e Gabbana, perchè, il duo stilistico, anche se per le sue collezioni si ispira sempre alla Sicilia, trova, ogni anno, qualcosa di nuovo, di magico e di inesplorato di quest’isola. Scopriamo così, stagione per stagione, qualcosa di nuovo e attuale nell’Isola immaginata dai due stilisti. È in questo che consiste la loro genialità: nel saper cogliere milioni di spunti avendo a disposizione un solo tema, in altri termini, nel sapere sfruttare al meglio la propria risorsa rendendola magica e unica.

Ivan Allegranti