“Made possible by Dior“, queste le parole che saltano subito all’occhio nello slogan dell’annuale gala del Guggenheim Museum di New York.
Per l’ occasione, sono stati celebrati due grandi artisti, ma il re della serata è stato Christian Dior, primo sponsor dell’evento artistico-mondano della Grande Mela.
Una partnership eccezionale, che ancora una volta conferma la dialettica tra moda ed arte e rende omaggio ad un grande talento del ventesimo secolo.
Due le serate dedicate agli artisti dell’edizione 2013, Christopher Wool e James Turrell, il 6 e 7 novembre 2013, nella mitica rotonda disegnata da Frank Lloyd, dove ha suonato il dj, musicista e compositore Richie Hawtin.
E Dior non è certo stato protagonista solo perché ha vestito le moltissime celebrities presenti sul red carpet, Jessica Biel, Natalie Portman, Stephanie LaCava, Fabiola Beracasa, Abigail Breslin, Elisabeth Olsen, Dan Stevens, Zosia Mamet, Zachary Quinto, Shala Monroque, Cobie Smulders, Daria Strokus, solo per citarne alcune.
Un vita, quella di Christian Dior, permeata dalla passione per l’ arte nelle sue svariate sfaccettature, per il design, per la poesia, la musica, l’architettura.
Non tutti lo sanno, ma, la carriera di Christian Dior cominciò molto tempo prima che iniziasse a fare lo stilista, quando il couturier, appena ventitreenne, lavorò come gallerista, entrando in contatto con artisti, all’epoca, già di grande fama, ma anche con nuovi talenti, selezionati grazie alla sua profonda sensibilità per le avanguardie e ad un po’ di chiaroveggenza, destinati, poi, a maturare fama mondiale.
Dior espose Braque, De Chirico, Picasso, ed ebbe l’intuizione di credere in “giovani talenti” quali Giacometti, Dalì, Calder… Oggi, tutti questi artisti sono esposti nella collezione del Salomon R. Guggenheim Museum.
Fondata la maison, Dior tradusse la passione per l’arte contemporanea in abiti, combinando senso del colore e rigore architettonico, con creazioni che sembrano veri e propri tributi ai pittori d’ inizio Novecento.
Raf Simons, attuale direttore creativo della Maison, continua a portare avanti fedelmente la filosofia dell’ azienda, così come il suo fondatore l’aveva voluta.
“Sono lietissimo- ha affermato Simons- che la maison Dior lavori col Guggenheim Museum- un tempio dell’architettura e un’ istituzione artistica e culturale d’importanza internazionale. E’ un grande onore essere parte della celebrazione delle carriere di due creatori monumentale, James Turrel e Chritopher Wool, entrambi tra gli artisti che più venero e ammiro”
Comments by Elisa Ricci