La collezione di Dior, presentata questo marzo a Parigi, si ispira sia ai pezzi iconici della Maison sia all’essere mascolino. Bill Gayatten, infatti, cerca di tradurre la femminilità tipica di Dior in mascolinità giocando così su colori molto scuri e su dettagli mascolini, per esempio, i cappellini a forma di cuffia che, sì richiamano i copricapo degli anni ’30-’40 del Novecento, ma rendono maschile la donna che li indossa. Come al solito, viene riadattata, in maniera contemporanea, la giacca” Bar” e la “ligne Corolle”.

Purtroppo, la collezione non è stata entusiasmante, non tanto per i singoli pezzi presentati, quanto per il contesto in cui sono stati adattati. Dior, come tutti sappiamo, è glamour e femminile; qui invece, era sì femminile, ma poco glamour, perchè la collezione era molto seriosa. Ipotizzando per assurdo, infatti, questa sfilata si confaceva meglio allo stile Armani che a quello della Maison di Avenue Montaigne, perchè, a ben rifletterci, le linee della collezione erano paragonabili ad un quadrato e non ad una curva sinuosa come dovrebbe essere quella di Dior.

Ivan Allegranti