“La reputazione e la storia del marchio non sono state di alcuna assistenza”. Con queste parole l’Ufficio per la Proprietà Intellettuale (IPO) britannico ha ritenuto di revocare la registrazione del logo Gucci rappresentante una doppia G intersecata a causa di “mancato utilizzo“.

Registrato per la prima volta nel 1984, il logo GG è noto e diffuso in tutto il mondo, capeggiando non solo sui prodotti, ma anche sulle insegne dei punti vendita esclusivi e nelle pubblicità conosciute in tutto il mondo.

A nulla sono servite le numerose prove fotografiche presentate a sostegno dell’utilizzo del logo e l’allegazione del fatturato annuale dal 2006 al 2011.

Il logo era registrato in quattro differenti classi di prodotti: 3 (cosmetici e profumi), 14 (gioielleria ed orologi), 18 (pelletteria, borse e valigie) e 25 (vestiti e calzature), ma l’errata documentazione a sostegno delle ragioni del marchio non ha convinto il solerte funzionario britannico.

I cataloghi privi di data o comunque non recenti (nessuno successivo al 2006), orologi del 1988 con marchio non leggibile, materiali in lingua italiana e la mancanza di fatture per le classi 14, 18 e 25 hanno quindi portato alla revoca della tutela per tutte le classi meno che per la 3, la sola per la quale il logo veniva utilizzato non solo per il marchio ma anche come decorazione.

Una decisione storica che invita tutti i titolari di marchi a non adagiarsi sulla notorietà raggiunta, ma a continuare ad investire sulla riconoscibilità del marchio stesso e la sua protezione nei mercati.

Immagine: Vogue.co.uk