Materiality. Materialità. Una mostra che, pur nella sua concretezza, evapora dalle definizioni da manuale. Molto più che gioielli, le creazioni in mostra sono opere d’arte indossabili.

Un’originalità spiazzante quella dei diciassette artisti provenienti da tutto il mondo, fra i quali figura l’artista orafo Corrado De Meo.

Una volta sfatato il mito che il gioiello è fatto solo di materiali preziosi, ci possiamo addentrare nell’onirico mondo di questi plasmatori, che utilizzano stoffa, viscere animali, plastica, legno e gusci d’uovo per trasmetterci ciò che è veramente prezioso: un concetto, un’idea, una sensazione.

Una concezione della gioielleria moderna decisamente metafisica quella proposta dalla mostra che si terrà dal 21 Novembre al 10 Dicembre 2013 alla Ame Gallery di Hong Kong, per poi trasferirsi dal 5 al 20 Gennaio al J Tour di Shanghai.

Il materiale è il mezzo per trasmettere o la trasmissione stessa? Il materiale è materia fisica o ispirazione?

Il braccialetto “A lot of stories” dell’artista italiano ha molto da dire.

Ogni fase di realizzazione è visibile nella cristallizzazione finale. Ogni passaggio è evidenziato, nella sue armonie e disarmonie, e l’oggetto si fa metonimia di un mondo in costante cambiamento.