Il giromanica è ricamato con un punto detto “a barchetta”, i bottoni- in corno, madreperla o legno di ulivo- sono cuciti “a giglio“, per assicurare pregio e resistenza , la “mouche” rinforza il fianco ribattuto all’inglese, la pistagna è tagliata in modo da mantenere teso il colletto anche quando non si indossa la cravatta. Espressioni lontane, eco del passato glorioso della sartoria da uomo.

Termini che grazie all’ambizioso progetto Slow Tailoring rivivono però una nuova giovinezza.

Una capsule collection, nata dalla collaborazione di Fabio Attanasio con Santillo 1970.

Attanasio è un vero punto di riferimento web per decine di migliaia di utenti che sul suo “The Bespoke Dudes”  provano a carpire i segreti del mondo sartoriale maschile. Santillo 1970 è da parte sua un’ azienda Napoletana che da tre generazioni tramanda il segreto delle belle camicie e chepunta a difendere il Made in Italy con prodotti ideati e realizzati interamente in Italia dalle mani esperte di artigiani altamente qualificati.

Cinque modelli di camice, due di denim, due di cotone e una di blend cotone/cashmere, confezionate in Italia, vogliono incentivare il ritorno ai tempi in cui si apprezzava il piacere di possedere un capo che durasse tutta la vita.

Un progetto giovane e fresco che coniuga l’attualità del prodotto in vendita sul web con il fascino dell’hand made, abbattendo il vincolo spaziale che vuole il committente e il sarto nello stesso posto, offrendo nel contempo un’alternativa etica contro la disinformazione sul vero Made in Italy.