La moda si sta rivoluzionando in tutti i suoi settori, dal mondo della comunicazione alla creatività e così, anche l’Haute Couture, il settore più esclusivo e “conservativo” di tutto il mondo della moda, cambia, si evolve.

L’esempio illuminante ce lo ha dato ieri Raf Simons a Paris Haute Couture stravolgendo e rivoluzionando i canoni Christian Dior.

A dominare lo show abiti dai tagli avveniristici, ricami preziosi ed impalpabili e silhuette dal twist futuristico quasi fossero figure appartenenti ad un quadro astratto o un’opera di design.

La sfilata è un continuo crescendo, un’eterna dimostrazione dell’evoluzione dell’Alta Moda che, oramai, non è più opulenza e sfarzo, bensì un’idea, un concetto di lusso riservato, innocuo, solo per pochi intenditori.

Sicuramente questo show non è per tutti, ma poco importa. L’abile lavoro concettuale di Raf Simons, che si basa su un difficilissimo gioco di eliminazione e di riduzione ai minimi termini di tutto ciò che può essere vistoso e fastoso, è ciò che conta.

Bisogna, secondo quanto mostrato oggi, guardare avanti, azzardare, sperimentare in tutto: dalla moda alla vita. È una rivoluzione darwiniana questo show il quale sembra preannunciare, in modo fatidico, l’indirizzo sul quale l’intero sistema moda si sta dirigendo: la discrezione, ovvero, l’esclusività che si percepisce ma non si vede né si sente.

Immagini: Style.com