Ieri, l’Haute Couture parigina ha portato in scena un’eleganza diversa dal solito. I luoghi comuni della Haute Couture sono stati spazzati via e la voglia di eleganza e sperimentazione hanno preso il loro posto.

Si è alla ricerca del nuovo, di abiti che possano diventare iconici, che possano toccare corde nuove e lasciare il segno come le poesie di Shakespeare in letteratura, i quadri di Monet nella storia della pittura. Osare, creare, sperimentare: questi i nuovi imperativi della moda.

Nella sperimentazione c’è chi gioca con gli eccessi di colore, con le fantasie colorate che si sposano al bianco e al nero e sui drappeggi, come avviene per le creazioni di Frank Sabier che presenta una donna gitana, eccessiva, a cui piace osare.

Intrecci, giochi di luce e trasparenze, abiti costruiti, linee sfalsate: queste sono le caratteristiche della donna firmate Yiqing Yin. Abiti che ricordano materiali preziosi, fusi sul corpo femminile.

A contrastare tanta luce ci pensa Rad Hourani. Il designer di origine giordana affida al nero, ai capotti oversize, alle silhouette stilizzate, tutto lo charme e il fascino dello stile androgino. Unico vizio, una cintura lucida, ad esaltare il punto vita.

La giornata è stata chiusa in bellezza da Viktor&Rolf. La danza è stata il leitmotiv dell’intera collezione: una ricerca di armonia, raffinatezza, pura bellezza.

La leggiadria degli abiti, indossati da modelle sulle punte, la loro freschezza, le loro lunghezze asimmetriche, i loro colori tenui, hanno portato sulla passerella un po’della magia dell’Operà di Parigi.

Immagini: Nowfashion.com. Da Sinistra a Destra: Yiqing Yin, Frank Sabier,  Rad Hourani, Viktor&Rolf