Sabato primo febbraio 2014, il gruppo Benetton ha diramato un comunicato nel quale è stato esposto il piano di ristrutturazione triennale dell’azienda.

Sottoposti a revisione i due marchi principali, Sisley e United Colors of Benetton, sui quali verrà attuata una rifocalizzazione del business che include la chiusura di 11 punti vendita dell’uno e 16 dell’altro.

Il programma prevede inoltre la dismissione dei brand minori, Jean’s West, Playlife, Killer Loop e Anthology of Cottons, con la conseguente chiusura di ben altri 26 negozi e della struttura commerciale di supporto ad essi relativa.

Biagio Chiarolanza, amministratore delegato, ha definito questi cambiamenti come un “passaggio obbligato” volto a ridare solidità all’azienda, data la “persistente riduzione delle vendite che ha reso ora necessaria la chiusura di un numero limitato degli oltre duemila negozi in Italia perché non riescono più a sostenersi nelle attuali condizioni di mercato”.

L’operazone rischia di tagliare circa 200 posti di lavoro tra i dipendenti del gruppo. Nelle prossime settimane si pronunceranno le organizzazioni sindacali del commercio e del tessile, al fine di tutelare i dipendenti.

Immagine: Unhate.benetton.com