Alla Milano Fashion Week la sfilata di Moschino era tra gli eventi più attesi. Dopo la partenza di Rossella Jardini, la scelta di nominare Jeremy Scott come direttore creativo ha stupito poco.

L’estroso designer americano ha in comune con il brand del celebre Franco Moschino più di quanto si è disposti ad ammettere.

Jeremy Scott ha attinto a piene mani dalla cultura pop a noi più vicina, in particolare dal mondo del fast food e di McDonalds, giocando con colori e stampe, osando più di quanto è stato fatto negli anni passati. Fast food and fast fashion?

Può darsi, ma questa collezione di Moschino è brillante, sgargiante nelle sue declinazioni di colore, iconica con i suoi giochi di parole come “Fur Real” sul retro di un cappotto di visone finto e il nome Moschino ovunque, dagli stivali ai top alle catene delle borse con la M di Moschino, che riprende quella di McDonalds, irriverente ed esagerata nella scelta di riprodurre il noto cartone Spongebob su abiti e cappotti.

La collezione, già disponibile presso lo store Browns di Londra, sarà sicuramente indossata da chi con il gioco e l’irriverenza ci va a nozze, come le cantanti Katy Perry e Rita Ora presenti alla sfilata. Dopo questo debutto inaspettato, quale sarà la prossima mossa di Scott?

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