A Londra  il 9 aprile 2014 si è parlato di rapporto tra nuove tecnologie digitali e patrimonio della moda italiana.  E lo si è fatto nell’ambito  del convegno “Made in Italy: re-use of fashion heritage and new digital perspectives“, organizzato dal Victoria and Albert Museum, in collaborazione con Europeana Fashion.

Si tratta di uno degli eventi collaterali alla mostra The Glamour of Italian Fashion 1945 – 2014.

Jane Reeve, AD della Camera Nazionale della Moda, ha focalizzato il suo intervento sull’importanza del digitale nel raccontare e valorizzare la storia e l’eredità della moda Made in Italy, contemporaneamente foriero di innovative e innumerevoli modalità di comunicazione.

Il web, come sottolineato dalla Reeve, risulta essere strumento democratico dell’età contemporanea che ha consentito non solo a grandi marchi di sviluppare il proprio business, entrando in nuovi mercati alla conquista di nuovi clienti, ma anche ad organizzazioni piccole, designer emergenti ed artigiani, nell’acquisire visibilità, diventando attori nello scenario globale del fashion.

In particolare, per la moda italiana, il digitale gioca un ruolo basilare per le aziende del settore, grazie anche agli e-commerce e al loro impatto positivo sul retail.

Reeve ha inoltre affermato che “il digitale rappresenta una leva strategica per fare sistema tra tutti i player della filiera della moda italiana e contribuire all’evoluzione della reputazione del Made in Italy. Un mezzo ideale per sviluppare sinergie, diffondere cultura e valorizzare l’intero sistema moda italiano generando benefici a tutti gli attori della filiera”

Immagini: press office