Ben 125 anni di onorata carriera per Jeanne Lanvin, la casa di moda parigina nata nel 1889 e diventata famosissima negli anni ‘20,  aprendo boutique specializzate in diversi settori della moda.

Una storia che racconta un amore importante, vitale ed eterno come quello che si crea tra madre e il proprio figlio. La nascita dell’unica figlia dal nome Marguerite è sempre stata la principale fonte d’ispirazione della stilista, la musa di riferimento della madre.

“È stato per stupire sua figlia che ha entusiasmato il mondo con le sue creazioni”, ha scritto Louise de Vilmorin parlando del rapporto unico tra Jeanne e Marguerite. L’amore incondizionato di una madre ne ha galvanizzato la creatività”.

Una nuova dimensione creativa nella quale moda e amore s’incontrano creando un nuovo business: l’abbigliamento per bambini. Un guardaroba spettacolare per cui tutte le clienti delle Boutique Lanvin persero letteralmente la testa.

Tanti gli eventi che segnarono il successo dei nuovi abiti di Jeanne Lanvin, come il ballo in maschera a cui parteciparono madre e figlia immortalate in un abito da sera con cappello-tiara abbinato. Un evento di tale successo che portò la nota creativa a realizzare un reparto  per bambino e in seguito per giovani donne. Un percorso creativo, quello della stilista, che si è evoluto con la crescita di Marguerite da bambina a donna.

Era il 1923 quando “l’illustratore nonché decoratore e costumista Paul Iribe usò il movimento circolare della foto del ballo  stilizzando gli abiti voluminosi e suggerendo le movenze di una danza tra madre e figlia”, la foto fu rielaborata da Albert Rateau per il profumo Arpègen, un’immagine che ancor oggi dopo oltre un secolo continua ad accompagnare le creazioni di Lanvin ricreando lo “spirito e l’amore” tra una madre e la propria figlia.

Immagine: Press Office