Accidenti, come deve essere difficile suonare uno strumento simile, ho pensato e, spinta dalla curiosità, ho rivolto alcune domande al giovanissimo performer Gabriele Rendina, che è anche il compositore del brano eseguito sullo strumento chiamato Donnerwetter, “accidenti” in italiano.

“Non è difficile- mi ha assicurato- il claviciterio è uno strumento di epoca rinascimentale, il suo suono è simile a quello del clavicembalo, ma la sua struttura verticale fa sì che la propagazione del suono avvenga sfiorando. Ho concepito il mio pezzo come il respiro di una foresta ancestrale ispirandomi anche alle incisioni dipinte su questo strumento da Riccardo Beretta, il creatore di Donnerwetter.”

Assistendo all’esecuzione del brano, ho notato che ogni tanto Gabriele si ravviva i capelli e si lava le mani. Ho chiesto cosa volessero significare queste azioni.

“Corrispondono alle idee di Riccardo Beretta- ha spiegatoRendina- secondo cui nell’opera il primo livello è percettivo e un altro aspetto è una ricostruzione primaria delle tue necessità: cose di cui abbiamo bisogno o per vivere, o per comunicare.”

Una bella performance e suggestivo il brano eseguito ed ideato da Gabriele Rendina, con cui mi sono complimentata.

Immagine: Riccardo Beretta, Donnerwetter, 2011-2012 – Photo Vincenzo Caccia, Courtesy of the artist