Il secondo giorno della settimana di moda maschile ha visto sfilare diversi marchi: Bottega Veneta, Emporio Armani, Ermanno Scervino, Salvatore Ferragamo, Vivienne Westwood, Missoni, Trussardi, Moncler Gamme Bleu, Prada e Calvin Klein.

“Non c’è più di tanto da fare sull’uomo” dice lo stilista Tomas Maier che, in questa collezione, combina e scombina, fa e disfa, modifica ma conserva l’essenzialità dell’uomo maschio. È una collezione che mira a sconvolgere la concezione che normalmente si ha di uomo, destrutturando, con fantasie geometriche, il suo corpo e la sua personalità. Lo show era complesso ed era difficile da comprendere ciò che voleva esprimere il direttore creativo però, è anche vero, che questo è nell’essenza del marchio.

Fluidità, comodità, Armani, sono state queste le parole chiave per la collezione autunno-inverno 2012-2013 Emporio Armani che ha messo in scena un uomo metropolitano( forse lo stilista, amante di Milano, gradirebbe che il suo uomo fosse definito metropolitan-milanese) e di successo. Il successo dell’uomo Emporio Armani lo si riconosce dalla nonchalance con cui porta in mano una pochette doppia, una collana di pelle e il cappello a tesa larga. Il maschio di Emporio si può concedere tutto, perchè riconosce il proprio valore, il propio spessore culturale: il proprio essere. È un osservatore acuto, intelligente ma pacato che ama l’esclusività e la comodità indossando una vestaglia in velluto adattata per il daywear; preferisce la comodità di una t-shirt essenziale e lineare rispetto ad una camicia. Si veste sì per essere bello, ma per necessità: è attento ai dettagli ma non troppo, così sembra, anche se, nell’Essenza Armani, ciò non è vero. Si ritorna così all’Armani degli anni ’80 che, con il mutamento della società, è rimasto fedele al suo Essere e alla sua missione: non apparire.

È stata definita una collezione “rock royale” quella di Ermanno Scervino che ha proposto una stile elegante, classico ma dall’anima rock. Un rock discreto e minimal, perchè coperto dall’eleganza degli abiti. I colori sono molto classici: il bianco, il grigio e il nero che diventa il colore per la sera. Molte, infatti, erano le giacche nere che, possono venire utilizzate sia per le feste, la sera, sia durante il giorno.

“Una nuova estetica contemporanea, nel solco di uno stile che riflette cultura e personalità” così ama definire Salvatore Ferragamo la propria collezione che vede un uomo dinamico, moderno, viaggiatore ma esteta. È un dandy-businnes men che gira il mondo, vestito da un impeccabile tailoring di una giacca costruita: le spalle sono importanti, la silhouette è asciutta, le tasche in piedi a doppio filetto e con ampi revers. Saper scegliere è saper vivere. La sua indole di appassionato collezionista del bello si riflette in un tailoring impeccabile che riflette appieno lo stile Ferragamo: classico e cosmopolita.

Pringle of Scotland, invece, si diverte a giocare coi colori proponendo, però, pantaloni in pelle, molto spesso con le pinces, e a vita alta. La maglieria è rivisitata abbandonando l’argyle e puntando su una maglia inglese più strong. I colori, come scritto sopra, sono forti, decisi, si passa da un color cammello ad un blu, un rosso e un giallo; insolito per l’inverno ma assolutamente classico. La collezione è bella, comoda, ma decisa come l’uomo a cui si ispira  il marchio che incarna a pieno questi valori. L’ unico comune denominatore per la collezione di madame Westwood è il gelo come supporto della serie di documentari “The Frozen”, opera di David Attenborough. La collezione si divide in due parti: la parte classica ed elegante e la parte più giovane e rivoluzionaria. Vivienne Westwood propone un uomo che è sia un vero gentleman inglese sia un ragazzo stravagante. La collezione è molto varia in tutte le sue componenti; infatti, i pantaloni sono sia slim fit che loose fit; le giacche sono sia classiche che giovanili e, immancabile, il tartan, molto amato dalla signora Westwood.

Angela Missoni “prende in prestito” la sartorialità inglese e il gusto british rivisitando però tutto all’italiana e alla maniera Missoni. L’uomo visto da Angela è contemporaneo, adora la caccia e la campagna( temi centrali della collezione). I tagli sono asciutti, molto slim e impeccabili; la maglieria non perde l’essenza del marchio ma, si rinnova da un punto di vista della lavorazione allargando così gli orizzonti del marchio ad un progresso e ad un futuro diverso. Un uomo sregolato, un bohemien sono, probabilmente, i punti cardine di questa collezione Trussardi. Il marchio esce dalle righe proiettando una collezione che si avvicina ad un pubblico giovane, entusiasta di vivere e di godersi la vita. Lo show è mirato al piacere di vivere, alla mondanità, a tutto ciò che c’è di bello in questa vita terrena. I tagli sono asciutti ma non troppo e i colori presentati sono: bianco, giallo e blu. Fondamentale, però, in questa collezione è l’attenzione data da Umit Benan al guanto che, per questa stagione, è il gioiellino di casa Trussardi.

Il potere, la gloria e la potenza sono stati i temi che hanno ispirato Miuccia Prada per questa collezione autunno-inverno che ha visto sfilare oltre ai classici modelli anche attori famosi che si sono divertiti nell’interpretare questo ruolo. Più che una sfilata era uno spettacolo che raccontava, coi suoi abiti, la grandezza e la maestosità dell’essere umano, infatti, l’uomo ha sempre cercato di apparire più grande rispetto a quello che è in realtà. È una visione particolare di un tema che ha sempre affascinato tutti gli uomini e che Miuccia lo interpreta in maniera esimia. Il potere è sì vanto, ma anche responsabilità e rigore; i tagli, infatti, sono rigidi, regolari e le spalle delle giacche sono molto larghe. I colori sono classici come il nero e il bianco, in questa sfilata, però si hanno varie uscite dove il pezzo centrale è rosso, colore che simboleggia amore e sangue. Da gran finale sono state le ultime uscite dove, gli attori più ammirati di sempre, Tim Roth, Adrien Brody, Willelm Defoe, Gary Oldman, Emile Hirsch, Garrett Hedlund, Jamie Bell e i gemelli Alexandre e Victor Carril, hanno sfilato sulla passerella di Prada. La potenza immaginata da Miuccia non sarà per caso una potenza sanguinaria e macchiavellica? Non credo.

Tom Browne ha incentrato tutta la collezione Moncler Gamme Bleu sull’automobilismo e sulla Formula 1. Tutto è ispirato a questo sport d’elite che, affascina per il suo rischio e la sua velocità. L’uomo pilota di Moncler è sempre vestito da lavoro( con la tuta) che, ovviamente, è in piumino. Gli stessi pantaloni a zampa d’elefante o slim-fit sono ricoperti di piumino! La nota distintiva della collezione, però, è l’introduzione del colore giallo nella scala cromatica del marchio. La felpa col cappuccio, invece , è la regina del guardaroba Calvin Klein. Il designer l’ha rivisitata e riproposta in tante varianti, con l’accostamento di materiali diversi fra loro e soprattutto inimmaginabili: la pelle e il coccodrillo sono infatti abbinati alla flanella e i cappucci removibili. Oltre a questa sprizzata di comodità, Calvin Klein, vede un uomo classico che vuole stare comodo, infatti, i look più formali vengono sdrammatizzati dalla sovrapposizione di pull e camicia.

Ivan Allegranti