Si è chiusa ieri la dodicesima edizione di Pitti Fragranze. 243 marchi della più ricercata profumeria artistica internazionale hanno portato alla Stazione Leopolda di Firenze le loro ultime creazioni.
La maison parigina Histoires de Parfums ha presentato in anteprima una collezione di cinque fragranze ispirate al mondo dell’Opera. Ogni fragranza è un pentagramma di sensazioni olfattive ispirato alle eroine dei grandi classici, da Norma a Madama Butterfly.
Le fragranze sono racchiuse in un carillon che riproduce le sinfonie delle opere liriche dalle quali sono ispirate.
Masque Fragranze, brand milanese nato nel 2013, ha presentato la sua ultima creazione, Russian tea, una fragranza ispirata al rituale del tè russo che si apre con note di menta, pepe nero e lampone, per chiudersi con un accordo di cuoio, incenso, betulla e cisto-labdano.
Un viaggio verso luoghi lontani è anche quello proposto da La Sultane de Saba, che ci accompagna in una fuga romantica con il suo Ayurvèdique della linea Voyage sur la route des épices. Un’esperienza olfattiva ispirata ai rituali di benessere tradizionali dell’Oriente e creato con intensi accordi di ambra, vaniglia e patchouli.
Tra le altre novità nel campo della profumeria, Serra&Fonseca ha proposto, per la sua linea Eau de Moi, un set di profumi solidi che spicca per il design e per la maestria artigianale del brand italiano, mentre O’driù, marchio indipendente che si caratterizza per le sue fragranze originali e lontane dagli stereotipi olfattivi, ha presentato in anteprima Pathétique, ultima creazione del naso e artista contemporaneo Angelo Orazio Pregoni, fondatore della maison.
Profumi del Forte, maison profumiera della Versilia ha infine esposto la sua collezione al gran completo, includendovi due delle più recenti creazioni: Vaiana Dea e Prima Rugiada, fragranze basate sugli accordi del patrimonio olfattivo della terra d’origine del brand e racchiuse in un packaging sobrio.
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