È una piccola storia illustrata, raccontata da cartoline, quella che incontriamo nel volume: “Pittori per l’Impero. La cartolina al servizio della Grande Guerra” di Guido Spada (Compiano Editore, 272 pagine, 20 euro).

Le cartoline come piccole opere d’arte, che riproducono fedelmente dipinti realizzati da diversi pittori di talento, e in alcuni casi da artisti di spicco nel panorama artistico del Novecento come Albin Egger Lienz, diventano fonte privilegiata per conoscere il conflitto da un punto di vista diverso.

Quello di utilizzare le cartoline, da parte dei soldati, per comunicare i propri sentimenti, le paure e le speranze, facendole divenire allo stesso tempo strumenti per la propaganda di guerra, è sicuramente nuovo. Le cartoline rappresentavano un mezzo di comunicazione rapido  ed economico, beneficiavano infatti dell’invio gratuito per posta militare. Per la prima volta si legò a questo bisogno di comunicare coi propri cari la legittimazione della guerra.

Il volume, che è il catalogo di una mostra in corso al Museo del Piave” Vincenzo Colognese”, propone le cartoline più significative della collezione dell’autore, secondo tematiche di particolare interesse, suddivise per specifici argomenti, quali le operazioni sul fronte tirolese d’alta montagna, le operazioni navali in Adriatico, le operazioni belliche sul fronte balcanico, il dolore di chi subiva in patria le nefaste conseguenze della guerra, l’assistenza religiosa, una breve biografia dei Comandanti le grandi unità, il Natale e la Pasqua vissuti in trincea, la cartolina di propaganda e di satira.

A cent’anni di distanza dallo scoppio del primo conflitto mondiale questo catalogo rappresenta una rivisitazione organica di un’esperienza artistica, storica e umana davvero particolare. Il volume è stato pubblicato da Compiano Editore in collaborazione con il Museo del Piave “Vincenzo Colognese”, grazie al sostegno e al contributo di Perin Generators, BCC – Banca Prealpi e Azienda Agricola Terre Antiche.