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MILANO MENS FASHION WEEK AUTUNNO INVERNO 2012-2013 day four sfilate

Si conclude così, il 17 gennaio, la settimana di moda maschile Milanese che ha visto sfilare, in quest’ultima mattinata, Dsquared, Giorgio Armani e Ports1961.

Incomincia la giornata con Dsquared2 che propone un ritorno a scuola dove gli studenti sono glamour e vestono secondo le tendenze dettate dai gemelli Caten. I jeans sono usurati, stinti, stropicciati e vengono abbinati con felpe dalle maniche scozzesi; l’abito, invece, è elegante e sobrio ma con quel tocco di eccentricità noto del brand. I pantaloni sono slim, hanno il risvolto e ampie tasche sul retro oppure i risvolti, per i modelli più eleganti, sfiorano le caviglie. Per la sera, il duo ha pensato a mini giacche jeans sotto allo smoking e l’infilare i pantaloni dell’abito dentro gli stivaletti di vernice: una trovata molto american style ma apprezzabile. È una scuola molto fashion, visionaria, però, si cela , in questa collezione, il probabile bel ricordo dei tempi trascorsi in aula di Dan e Dean che, forse, hanno voluto omaggiare questa istituzione d’eccellenza.

Giorgio Armani ha sognato il tempo e ciò che c’è in esso, come?  Esaminando il proprio DNA, le origini del suo marchio e quelle di un nome che è entrato, da decenni, a far parte della storia della moda. Ha proposto il suo classico abito: destrutturato con le spalle decostruite ma asciutto sui fianchi. Notevoli erano i pantaloni con quattro pinces e con l’effetto ottico ricavato dal velluto a microcoste: una trovata geniale che rendeva il pantalone ancora più speciale. L’uomo di Giorgio Armani è forte, molto maschile, classico ma, anche lui, come l’uomo Emporio Armani, ricerca comodità. La comodità nel vestire e nel vivere non è, per Re Giorgio, mancanza di eleganza e mancanza di classe e non include nemmeno l’abbigliamento, ma la persona. L’uomo deve sentirsi a suo agio, sempre e dovunque; sa di piacere e sa anche di essere apprezzato però, non per questo, deve rinunciare alla sua tranquillità e al suo modo di porsi agli altri. “Conosci te stesso” può essere l’incipit per descrivere questa collezione  in cui il volume e il rapporto corpo-abito sono le linee guida per la comprensione di questo capolavoro.

Si conclude questa kermesse con Ports 1961 che ha proposto linee semplici, pulite, regolari e un classicismo estremo. Il doppio petto è il re di questa collezione che rende l’uomo del brand importante, audace e seduttore. Pochi fronzoli ma tanta qualità ed un ottima vestibilità sono i risultati raggiunti da Ports1961 che cerca di sedurre ritornando al passato, al vintage. I colori sono pochi ma tutti estremamente classici che variano dal grigio al nero al marrone. Il risultato raggiunto da questo marchio è ottimo, bisogna confidare nel futuro…

Ivan Allegranti

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