Nè lustrini, né red carpet, ma all’insegna dell’austerità la 32ª edizione del Torino Film Festival, che da sempre presta attenzione al cinema indipendente e allo sdoganamento dei film di giovani registi.
È stata un’edizione con una forte presenza femminile, diretta da Emanuela Martini, iniziata con la programmazione di Gemma Bovary, una rilettura moderna del romanzo di Flaubert della regista francese Anne Fontaine, imperniato sulla potenza della immaginazione, e offrendoci uno sguardo sull’eterna dialettica tra passato e presente con i film di tre registe italiane: ” Per tutta la vita ” di Susanna Nicchiarelli indaga sulla fragilità degli affetti nell’Italia degli anni prima della legge sul divorzio, “Let’s go”di Antonietta de Lillo offre una disanima della solitudine di chi è “insofferente all’ovvio” , “N-Capace” di Eleonora Danco ha ottenuto una Menzione Speciale della Giuria perchè ha raccontato in linguaggio originale uno status quo italiano di estremo degrado, affrontando i grandi temi della vita a metà tra documento e fiaba.
Il premio principale – Torino32 – è stato vinto dal francese Mange tes morts di Jean-Charles Hue, alla sua opera terza, applaudita alla scorsa Quinzaine des Realisateurs di Cannes dove si era guadagnato il Prix Jean Vigo. Un dramma on the road con protagonisti rom nella provincia francese.
Il Premio Speciale della Giuria e quello del Pubblico si sono risolti nel vibrante ungherese For Some Inexplicable Reason di Gábor Reisz.
Per la loro magnifica interpretazione in Felix & Meira del canadese Maxime Giroux, gli attori israeliani Luzer Twersky e Hadas Yaron si sono meritati il premio al miglior attore e attrice, quest’ultimo condiviso ex aequo dalla Yaron (già Coppa Volpi a Venezia per La sposa promessa, 2012) con Sidse Babett Knudsen in The Duke of Burgundy del britannico Peter Strickland. Nel ricco palmares torinese, vanno menzionati il Premio Cipputi a Costanza Quatriglio per il suo audace documentario Triangle e il Premio FIPRESCI al francese Mercuriales di Virgil Vernier.
Al giovane attore Eddie Redmayne è stato conferito il Maserati Award, (una statuetta con il Nettuno della fontana di Bologna cui Mario Maserati si ispirò per il logo a forma di tridente che ancora oggi, a cento anni di distanza continua ad essere segno distintivo dell’azienda) in qualità di Migliore Attore Rivelazione per la straordinaria versatilità dimostrata nel film La Teoria del Tutto. La Maserati, Main Sponsor del Festival ha offerto alle star il servizio di courtesy car.
Immagini: Press Office
Neither for sequins, nor the red carpet, but in the name of austerity, the 32nd edition of the Torino Film Festival was held, which has always paid attention to independent cinema and the customs of films by young directors.
It was an issue with a strong female presence, directed by Emanuela Martini, and it began with the programming of Gemma Bovary, a modern reinterpretation of the novel by Flaubert’s French director Anne Fontaine, based on the power of imagination, and giving us a look into the eternal dialectic between past and present with the films of three Italian directors. “All My Life” by Susanna Nicchiarelli investigates the fragility of the affections in Italy in the years before the divorce law, “Let’s Go” by Antonietta de Lillo offers a close examination of the loneliness of those who are impatient. “N-Able” Eleonora Danco has obtained a Special Mention because it was recounted in Italian original language and showcases a status quo of extreme degradation, tackling the big issues of life in between document and fairy tale.
The main prize – Torino32 – was won by Frenchman Mange tes morts of Jean-Charles Hue, his third opera applauded the last Directors’ Fortnight in Cannes where he had won the Prix Jean Vigo. A drama on the road starring Roma in the French province.
The Special Jury Prize was given for the vibrant Hungarian film “For Some Inexplicable Reason” by Gábor Reisz.
For their magnificent performance in Felix & Meira Canadian Maxime Giroux, actors Israeli Luzer Twersky and Hadas Yaron they earned the award for best actor and actress, the latter shared ex aequo by Yaron (already won the Volpi Cup for Bride Promise, 2012) with Sidse Babett Knudsen in the Duke of Burgundy’s British director Peter Strickland. In rich palmares Turin, should be mentioned in the Prize Cipputi Constance Quatriglio for his daring documentary Triangle and the FIPRESCI Prize at the French Mercuriales Virgil Vernier.
The young actor Eddie Redmayne was awarded the Maserati Award, (a statuette with the Neptune Fountain Bologna Mario Maserati which was inspired by the logo in the shape of the trident that even today, a hundred years later continues to be a hallmark of the company) as Best Actor Revelation for the extraordinary versatility shown in the film the Theory of Everything. Maserati, the main sponsor of the Festival has offered to star as the courtesy car service.
Image: Press Office
Nem para lantejoulas, nem o tapete vermelho, mas em nome da austeridade, a 32ª edição do Torino Film Festival foi realizado, assim como sempre prestou atenção ao cinema independente e os costumes dos filmes de jovens realizadores.
Comments by Maria Eugenia Panzera