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14 secondi. Questo il tempo necessario alla 11 volte campionessa di MMA (mixed martial arts, nda) Ronda Rousey per sopraffare l’avversaria Cat Zingano confermandosi ancora una volta la stella indiscussa della gabbia. Le è bastato trascinare l’altra a terra con sé per poi intrappolarle il braccio nella letale presa armbar, costringendo la Zingano ad arrendersi. Inarrestabile, rapidissima, forse crudele, ma sicuramente un’icona.

Che le arti marziali miste siano cruente e sanguinose è risaputo. Uno sport basato sullo scambio di pugni, gomitate, ginocchiate e calci, soprattutto se praticato davanti ad un pubblico di spettatori paganti o addirittura trasmesso su Fox Sport in diretta come nel caso dell’incontro di sabato 28 febbraio, non può non abbondare di sangue, lividi e persino qualche osso rotto. Ma le arti marziali miste non sono solo questo.

L’evento, che ha ottenuto ben il 23% dello sharing tv, sarebbe dovuto essere il “contorno” per la “portata principale”, ovvero lo scontro tra Chris Weidman e Vitor Belfort, sospeso a poche ore dalla diretta a causa di un infortunio di uno dei partecipanti. L’attesissimo match tra le imbattute campionesse peso gallo Rousey-Zingano è slittato, diventando il momento caldo della serata. Per la prima volta nella storia della UFC (Ultimate Fighting Championship) uno scontro femminile ha chiuso la night fight, tenendo incollati gli spettatori al proprio seggiolino o al divano di casa.

Oltre a quanto traspare sullo schermo, ci sono ore di allenamento ai limiti del possibile, sacrifici, lacrime e sudore. Gli atleti ma soprattutto le atlete di questa disciplina purtroppo sottovalutata in Italia, possono diventare figure di riferimento per affrontare qualsiasi tipo di lotta, da quella sportiva fino a qualsiasi sfida quotidiana.

Ed è proprio questo il caso di Ronda Rousey: campionessa imbattuta classe 1987, americana, ha iniziato la propria carriera come artista marziale a 14 anni come judoka, arrivando ad aggiudicarsi  la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Pechino 2008. Successivamente avvicinatasi alle arti marziali miste, Ronda ottiene una serie interminabile di vittorie nella categoria peso piuma, ricevendo il riconoscimento Headline of the Year ai Women’s Mixed Martial Arts Awards del 2012. La Rousey combatte nell’attuale categoria dei pesi gallo (60-70kg) dallo scorso anno, detenendo imbattuta il titolo di Campionessa mondiale di MMA. Ronda ha inoltre posato come modella per ESPN The Magazine’s 2012 Body Issue e Maxim Hot 100; grazie al prestigio e alla fama ottenuti, ha avuto l’occasione di recitare in Fast and Furious 7 e i Mercenari 3. Spiritosa, determinata e al passo con i tempi, si è distinta fuori dal ring per gli allenamenti quasi impossibili e i tweet irriverenti carichi di dirty talk.

Ottenere uno spazio sotto i riflettori e gli stessi onori riconosciuti agli atleti di MMA è stato uno scontro impegnativo e stancante per le atlete della medesima categoria. Il discorso andrebbe generalizzato, poiché in quasi tutti gli ambiti il sesso forte ottiene più successo e share della controparte femminile. Eppure, l’esempio dello scontro UFC di sabato è la dimostrazione di quanto il cambiamento sia prossimo.

E’ proprio grazie a modelli come Ronda se il combattere come una ragazza non è più visto come un insulto, ma come il massimo dei complimenti possibili.

 


Immagini: Ronda Rousey Official Instagram Page