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ad occhi spalancati

Nella splendida cornice di Palazzo Franchetti, a Venezia, è in corso “Ad occhi spalancati.capolavori dell’impressionismo Russo di Mosca.” una esposizione incentrata su una corrente di pittura russa che si ispira ai linguaggi pittorici dell’impressionismo francese.

Curata da Yulia Petrova, direttrice del suddetto museo, e da Silvia Burini e Giuseppe Barbieri del Centro Studi sulle Arti della Russia di Ca’ foscari, la mostra conta su una cinquantina di opere della collezione privata di Boris Mints, miliardario russo, che troveranno collocazione nell’erigendo Museo dell’Impressionismo Russo a Mosca.

Le 50 opere non sono esposte in senso cronologico, ma per soggetti affini ( il paesaggio, le scene interne, le figure ) ed abbracciano un periodo che va al di là del periodo impressionista , dimostrando così la persistenza della maniera impressionista per gran parte del Novecento.

La mostra spazia da Konstantin Korovin, il più famoso rappresentante dell’impressionismo russo,
e da Valentin Serov, fino ad anni recentissimi con pittori come Vladimir Rogozin e Valery
Kosljakov che non si possono considerare impressionisti in senso stretto, ma che raccolgono
idealmente l’eredità dei loro predecessori.

Il quadro usato come linea guida della mostra ” Manifesti sotto la pioggia” di Jurij Pimenov è del
1973 e dimostra come la matrice impressionista caratterizzi anche il periodo del disgelo poststaliniano. L’opera ricorda Toulouse Lautrec, ma , nota curiosa, ci offre anche uno scorcio del Canal Grande visto da una finestra del palazzo che ospita la mostra.

Oltre che poter ammirare  “Ad occhi spalancati “ opere di una fase poco nota della vicenda artistica russa , la mostra evidenzia anche il ruolo internazionale dell’arte russa moderna ed è visitabile ad ingresso libero fino al 13 settembre.

Immagine: Palazzofranchetti.it