“Esili, viaggi, confusioni” è il tema della quinta edizione del Festival dei Matti di Venezia, dall’8 al 10 n0vembre 2013. L’esilio è spiazzamento, interno o esterno, disancoraggio che può portare alla perdita di sé.

Andrea Segre, regista e documentarista affermato, ha affrontato questi argomenti nel suo ultimo film “La prima neve” presentato all’ultima mostra del cinema di Venezia 2013 nella sezione Orizzonti.

Il film è la storia di due esili diversi, Dani– nato in Togo, ospitato in una casa d’accoglienza nel Trentino, provato dal dolore per la perdita della moglie, con una figlia di un anno di cui non riesce ad occuparsi- e Michele, un ragazzino irrequieto che non si dà pace per la morte del padre.

Due dolori e due esili diversi, perchè l’esilio è straniamento, dolore, rottura, perdita della propria dimensione. Ci si sente esiliati anche nella propria terra, quando si perde l’affetto di un familiare, quando non si vede il proprio futuro in un mondo in cui non ci si riconosce.

Dani e Michele andando a raccogliere legna nel silenzio dei boschi prima della nevicata, imparano a conoscersi e ad ascoltarsi, si ritrovano nel dolore condiviso.

Intervistato all’Ateneo Veneto dal conduttore di Caterpillar Massimo Cirri, il regista ha raccontato le sue esperienze nei vari centri di accoglienza dove ha girato dei documentari, ed ha espresso la convinzione che si può mostrare l’esilio in campo aperto, imparare a viaggiare col suo viaggio, “andare ” per permettere di “restare”.