Art Basel | Hong Kong 2013 | Bernier/Eliades

Si è conclusa con successo la seconda edizione di Art Basel Hong Kong iniziata il 15 Maggio2014. La versione asiatica della fiera svizzera  è alla sua  prima edizione sponsorizzata dalla banca UBS che diventa così sponsor globale di Art Basel.

 245 gallerie di 39 paesi e più di 65.000 i visitatori tra cui collezionisti provenienti dall’Asia, ma anche da paesi occidentali come Gran Bretagna, Germania, Svizzera, Italia, Francia, Belgio, Spagna, Usa e persino Brasile, Perù e Colombia.

Non sono mancati neppure gruppi museali tra cui il Louvre e la Tate Gallery, e numerosi artisti sia cinesi che occidentali, a sottolineare l’aim di Art Basel Hong Kong: collaborazione e reciproca influenza fra oriente ed occidente, due facce della stessa medaglia.

In mostra c’erano opere d’arte per un valore di oltre 1 miliardo di dollari. Secondo molte gallerie la seconda edizione ha portato sia un aumento della qualità che delle vendite. I collezionisti asiatici sono passati alla “seconda fase” e iniziano ad interessarsi non solo all’arte del proprio paese ma al contemporaneo in generale.

Un nuovo interesse per film, video e fotografia è saltato all’occhio dall’introduzione di una sezione dedicata al film con un programma di tre giorni con 49 film di 41 artisti rappresentati da 31 gallerie all’Agnès b. Cinema dell’Hong Kong Art Centre. Progetti multimediali erano presenti in numerose sale espositive.

Il gallerista inglese Micheal Hoppen, specializzato in fotografia, ha dedicato il suo stand a fotografie vintage di Bill Brandt. Ai cinesi, infatti, piace comprare dipinti e disegni che richiamano la loro cultura, con pennellate nere stese su carta bianca, e questo è quello che Bill Brandt ha fatto nella fotografia attraverso l’uso della luce e della chimica. È l’equivalente estetico della loro pittura e per questo sta avendo un grande successo.

Anche nello stand italiano di Lia Rumma è aumentata la partecipazione  rispetto all’anno scorso.  Paola Potena, direttrice della galleria, conferma che si può riconoscere tra i collezionisti cinesi un gusto rinnovato per la manualità e per il disegno, come dimostrano l’attenzione prestata ai disegni di Marzia Migliora  ed ai video che mischiano immagini e disegni di William Kentridge.

Lo stesso vale per i cosiddetti “autoritratti” di Mark Wallinger allo stand di Carlier Gebauer con il gioco calligrafico del bianco e nero. Allo stand della galleria erano inoltre in mostra anche fotografie di Richard Mosse, che ha appena vinto il premio per la fotografia sponsorizzato dalla Borsa Tedesca.

Un’edizione decisamente riuscita nel suo intento di far coincidere e cooperare due culture così apparentemente diverse, che ha dimostrato come l’arte non abbia punti cardinali, ma sia solo un continuo Yin e Yang, un percorso complementare e universale che si rinnova ad ogni diverso punto di vista.

Immagine: Mediabistro.com