Se pensate che l’essere sexy e seducenti sia solo un appannaggio moderno, vi sbagliate di grosso!
Donne bellissime sin dall’antichità sono ricordate per il loro aspetto avvenente e sempre perfetto, ne è un esempio Cleopatra che più per la sua titolatura regale di sovrana d’Egitto è passata alla storia come femme fatale che conquistò uomini di potere come Cesare e Marco Antonio.
Ma quali erano i segreti per un aspetto sempre fresco sin dalle prime ore del mattino? Ci spostiamo nell’antica Roma, di solito le donne raffinate e aristocratiche avevano un vero e proprio team di truccatrici e parrucchieri che era la servitù personale della signora, la domina, che si occupava di tutto.
Pelle secca? Come rimediare se non con un bagno al latte di asina che ammorbidisce e leviga la pelle e dopo da spalmare addosso degli ottimi unguenti orientali che rendono la pelle luminosa e profumata.
La seduzione passa per… l’intimo! In barba a Victoria’s Secret che supponiamo non avesse ancora un punto vendita nell’Urbe, le donne romane indossavano degli slip morbidissimi in pelle, a vita bassa e ricamati. Si portavano stringendo dei lacci lateralmente in quanto non esistevano ancora gli elastici. L’antenato del reggiseno è una fascia morbida di pelle o tessuto che schiaccia e tira su il seno in modo che anche le taglie piccole risultassero prosperose! Stiamo parlando di un vero e proprio push-up antico.
Anche il make-up era fondamentale. Il viso doveva essere ben pulito, dopo veniva messo un “fondotinta” chiaro perché il viso risultasse candido, a base di miele e biacca (una polvere che si forma sulle superfici di piombo e che è assolutamente nociva! Ma all’epoca questo non si sapeva). L’abbronzatura per le donne nobili era assolutamente vietata, non si addiceva al loro status sociale elevato. L’operazione viso non finiva qui, andava messo il blush sugli zigomi con un tocco di ematite per far risultare il viso più vivo.
Trucco occhi: l’ombretto dell’epoca era cenere mista a pigmenti; gli occhi andavano esaltati con un antenato dell’eyeliner di colore nero che poteva essere fatto con nero di seppia, manganese, noccioli di datteri bruciati e… formiche bruciacchiate! Le ciglia si incurvavvano con degli appositi strumenti, i nostri piega ciglia e per sottolineare le sopracciglia folte si passava un bastoncino di carbone.
Infine i capelli. I capelli erano sempre lunghi, venivano pettinati con pettini preziosi di osso o avorio, e venivano acconciati con delle trecce attorcigliate dietro la testa. L’acconciatura doveva essere voluminosa, a seconda della moda del tempo, e per questo si faceva largo uso di extension che venivano man mano applicate a seconda del risultato da ottenere. Rinomato era l’effetto “boccolo” da dare alle ciocche, e con ferri riscaldati si creavano questi effetti ai lati delle tempie; se si voleva esagerare venivano inserite anche delle intelaiature con altri boccoli per creare un volume massimo e un effetto scenico assolutamente impressionante.
Una donna non può mai uscire di casa senza un filo di rossetto, e qual’era il colore preferito dalle donne romane? Il rosso! Le labbra dovevano risultare carnose e altamente seduttive, venivano composte delle miscele con l’ocra e l’amatite , ma se si voleva un colore più ricco e brillante , la variante costosa era a base di cinabro (solfuro di mercurio) che garantiva un effetto rouge assolutamente invidiabile.
Un finto neo malizioso veniva disegnato sopra l’angolo della bocca , e a seconda di dove venivano disegnati, il messaggio cambiava ed era ben preciso. Alla fine gocce di profumo, boccettine originali e fragranze personalizzate a seconda dei gusti, che venivano realizzate appositamente da delle botteghe altamente specializzate che facevano arrivare le varie odorazioni dai paesi orientali.
Passano i secoli, ma una donna non doveva mai uscire dismessa e trascurata; bellezza e seduzione, due armi imprescindibili per attirare lo sguardo degli uomini.
Immagini: famedisud.it; notizie.it; nanopress.it; wikipedia.it;
Comments by Alessandra Randazzo